Xenobot

Xenobot, ecco i primi robot biologici viventi

In questi ultimi decenni viviamo in un periodo in cui cose che reputavamo fantascientifiche stanno diventando realtà. É recente la notizia della creazione dei primi robot viventi formati da cellule di rana Xenopo liscio (da ciò il nome). Questi robot si chiamano Xenobot, ma non sono dei veri e propri robot, ma degli esseri viventi creati in laboratorio. La loro caratteristica che li rende come dei robot è che sono programmabili.

La creazione degli straordinari Xenobot

Questi nuovi esseri viventi sono stati creati dai ricercatori dell’università del Vermont, negli Stati Uniti. La loro creazione è stata possibile utilizzando un super computer (chiamato Deep Green, di proprietà dell’università citata prima).

Questo super computer, tramite varie e complesse simulazioni ed algoritmi, ha progettato forme di vita nuove. Dopo molti calcoli evolutivi e prove, il super computer ha dato vita a forme di vita simulate (scartando quelle non idonee e conservando quelle capaci di muoversi ed appunto vivere). In seguito, queste forme viventi sono state ulteriormente migliorate e selezionate fino ad arrivare ad un punto massimo, e questo punto sono gli Xenobot.

Successivamente, dopo la creazione virtuale da parte del super computer, questi nuovi esseri viventi sono stati assemblati letteralmente tramite microchirurgia dalla Tufts University.

Incredibilmente il risultato è che sono stati creati dei veri e nuovi esseri viventi partendo da zero (e mai visti in natura) e che vivono secondo i calcoli degli scienziati e quindi programmabili come robot.

Questi esseri viventi sono grandi all’incirca 1mm, e possono vivere fino a dieci giorni. Una loro bizzarra caratteristica è che se feriti non gravemente, gli Xenobot possono autoripararsi.

Gli utilizzi degli Xenobot

Il raggiungimento della creazione di questi nuovi esseri viventi è un grande passo per la scienza perché unisce informatica, ingegneria genetica e robotica ai massimi livelli. Questi Xenobot possono essere utilizzati per svariati compiti.

Innanzitutto possono trasportare delle medicine direttamente nel corpo umano per una determinata malattia; possono anche eliminare parti di tumori, pulire le arterie, fare piccoli interventi chirurgici, riparare organi o ossa e tanto altro.

Possono essere utilizzati anche per ambiti non medici e quindi eliminare microplastiche dagli oceani ed anche cercare e catturare vari tipi di rifiuti (tra cui quelli radioattivi).

Un altro utilizzo utile può essere quello di capire di più su come è nata la vita e l’origine della nostra esistenza.

I miglioramenti di questi robot viventi

La creazione artificiale di forme di vita è riuscita. In seguito gli studiosi intendono creare esseri più grandi e con un’intelligenza autonoma, con una coscienza (che secondo me è un’evoluzione massima delle cellule, che appunto riescono a creare una coscienza, un’anima).

Pregi e difetti di questa creazione

Questa nuova creazione è molto bizzara e come abbiamo visto anche molto utile.

Possono essere creati in laboratorio anche organi artificiali e cure alle malattie poco invasive evitando gli effetti collaterali delle medicine.

Ovviamente questi piccolissimi esseri viventi possono essere anche pericolosi ed utilizzati male, per fini poco nobili. Ed anche per progetti militati (visto che l’organo militare statunitense DARPA ha finanziato questo progetto). É giusto fare scoperte e creare cose futuristiche per il bene di tutti, ma bisogna avere tutto sotto controllo e porsi dei limiti, fare il gioco di Dio (che alla fine Dio è la natura, l’universo, tutto ciò che esiste) è molto pericoloso. Noi siamo umani e dobbiamo trovare la nostra tranquillità ed armonia, la nostra evoluzione. Tutto deve essere sicuro e non bisogna perdere il controllo, sono pur sempre nuove tecnologie e nuove creature viventi.

Conclusioni

Per finire questo articolo diciamo che gli Xenobot possono fare tanto e far capire anche come nasce la vita (creando infine un super computer generatore di vita, una macchina della vita), ma capire e creare tutto ciò è difficilissimo e richiederà centinaia di anni ed avere tutto sotto controllo e in modo limitato; del resto la vita è il mistero più grande dell’universo, (anche la nostra esistenza ed evoluzione sono un grande mistero) è molto complesso e vario, e capirlo richiede molto studio, buon senso e coscienza.

 

Video di queste nuove creature:

 

 

Sito ufficiale dell’università del Vermont: https://www.uvm.edu/uvmnews/news/team-builds-first-living-robots

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