In un periodo in cui gli occhi di tutto il mondo sono puntati ai pianeti gemelli della Terra, la missione K2 annuncia il rilascio di dati riguardanti il sistema di TRAPPIST-1.
La navicella Kepler, operando negli interessi della missione K2, ha raccolto dati su tale sistema dal 15 dicembre 2016 fino al 4 marzo scorso. Con ben sette pianeti di dimensioni terrestri, di cui almeno sei di natura rocciosa, TRAPPIST-1 sarà senza dubbio al centro delle future osservazioni spaziali.
Secondo Geert Barentsen, ricercatore di K2 al centro di ricerche NASA di Moffett Field (California), divulgare i dati grezzi raccolti da Kepler dopo così poco tempo è stato di vitale importanza. Queste informazioni saranno alla base di future missioni rivolte verso il sistema di TRAPPIST-1, rendendo partecipi anche gli appassionati del settore.
Ecco dove reperire i dati raccolti da Kepler
[maa id=’1′]
I dati grezzi da poco rilasciati, sono disponibili al pubblico dall’archivio di MAST. Tenete ben presente che, come detto più volte, si tratta di informazioni non ancora elaborate; per i dati processati bisognerà infatti attendere fino al mese di giugno.
Barentsen ha voluto personalmente incoraggiare tutta la comunità a studiare queste informazioni, condividendo le rispettive opinioni a riguardo. In questo modo, si riuscirà senza dubbio ad aumentare l’interesse del mondo verso le future scoperte scientifiche.
Kepler, un grande aiuto alle future generazioni di telescopi
Sicuramente i dati forniti da Kepler saranno di grande aiuto per gli astronomi, nel corso delle osservazioni che verranno fatte in questi mesi. Ma, presumibilmente, la vera svolta arriverà quando saranno disponibili i dati finali. Questi, insieme al telescopio spaziale di nuova generazione James Webb, forniranno la base necessaria per ottenere informazioni ben più precise ed intriganti.
I preparativi per questo grande balzo in avanti sono cominciati nel maggio 2016, quando la scoperta dei primi tre pianeti di TRAPPIST-1 venne resa pubblica. A quel punto, la navicella Kepler venne indirizzata per seguire la missione Campaign 12, precedentemente non pensata per seguire il sistema TRAPPIST-1 (non ancora scoperto). Fortunatamente, la scoperta dei primi tre esopianeti ha fatto sì che le osservazioni continuassero in questa direzione, portandoci ai risultati odierni.
Non ci resta dunque che attendere i primi studi rivolti alle possibili atmosfere di tali pianeti, primi veri elementi che potrebbero rivelare la presenza di vita su di essi.
Fonte:Centauri-dreams
Condividi:
- Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.