Super Mario Run

Super Mario 64: ode alla rivoluzione

Proviamo per un momento a fare un piccolo salto indietro nel tempo. I CD stanno prendendo il posto delle mitiche cassettine, i VHS ingombrano le mensole, le Lire sono ancora nel portafoglio e, accanto agli imponenti televisori a tubo catodico, troneggiano le console a 16 bit che hanno definito la console war di quel periodo.

Erano dunque i favolosi anni Novanta e le console in questione, appena prima che arrivasse un autentico fulmine come la prima PlayStation di casa Sony, erano lo SNES di Nintendo ed il Sega Mega Drive di Sega che se le suonavano fino all’ultimo bit. Protagonisti indiscussi di questa autentica “faida” erano dunque le mascotte di tali case, il coraggioso idraulico Mario ed il velocissimo riccio Sonic.

Ma a quanto pare, a dispetto di tutto, è stato proprio il nostro buon idraulico baffuto ad avere l’ultima parola grazie ad un gioco intitolato semplicemente Super Mario 64 e venduto anche in bundle con tale console.

L’insider ha infatti inserito la prima avventura completamente in tre dimensioni di Super Mario all’interno di una piccola classifica riguardante i migliori videogiochi degli anni Novanta. Ma come mai? È ancora così importante un gioco che ha alle sue spalle più di un quarto di secolo? Ovviamente sì, vediamo in che modo partendo prima da un po’ di storia!

Siamo nel 1996 ed il buon Shigeru Miyamoto, creatore di altri personaggi iconici come Link della saga di The Legend of Zelda oppure dello scimmione Donkey Kong, decise di dare una sorta di seguito alle folli avventure viste su Super Mario World che, assieme a The Legend of Zelda: A Link to the Past, ha decretato il successo dello SNES.

Il nostro idraulico riceve dunque una lettera da parte della Principessa Peach in persona che lo invita al suo castello per mangiare una torta da lei preparata. Mario non perde neanche un istante e, complice una tubatura che sbuca dal terreno, si fionda da lei, ma a quanto pare dovrà fare di nuovo i conti con il drago Bowser che l’ha rapita, ma non solo!

Esatto perché ha utilizzato anche il potere delle Stelle per stravolgere l’intero castello ed intrappolare all’interno di quadri, i livelli, tutte quelle necessarie per essere raggiunto. Mario dovrà quindi armarsi di buona volontà e partire alla volta della ricerca di tutte queste Stelle e sconfiggere ancora una volta il suo arcinemico.

In questa maniera si potrà dunque esplorare più e più volte i livelli, trovare tutte le stelle, scoprire le zone segrete, vincere delle piccole sfide e sbloccare tutti i mondi successivi all’interno di un hub sempre esplorabile.

Praticamente una scommessa vinta su tutta la linea, neanche fossimo in casinò online, che è riuscita a dimostrare al mondo intero come il buon Mario fosse in grado muoversi, combattere ed esplorare un mondo interamente in tre dimensioni. Una “follia” all’epoca che ha tenuto incollati agli schermi migliaia di videogiocatori e che continua ancora oggi grazie alla versione per Nintendo 3DS ed alla raccolta per Nintendo Switch (assieme a Sunshine ed al primo Galaxy).

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