Mappata energia oscura. Un gruppo di scienziati, ha avviato un nuovo dispositivo per la mappatura dell’universo.
Lo strumento ha le capacità per “innescare una rivoluzione nella fisica teorica”.
Mappata energia oscura grazie al DESI
Energia Oscura, ne abbiamo sentito parlare spesso. Ma altrettanto spesso, gli stessi ricercatori hanno espresso dubbi in merito alla materia.
La famosa sostanza misteriosa, che costituisce ben il 70% dell’universo, ha prodotto anche teorie confuse. Gli astronomi, tuttavia, non hanno mai fatto mistero di tutto ciò. Ma oggi, grazie ad un nuovo esperimento, che ha come protagonista uno strumento potentissimo, l’enigma potrebbe essere svelato.
E, soprattutto, si potrebbe arrivare a sbrogliare una situazione che da lungo tempo merita chiarimenti.
Gli scienziati hanno raggiunto la “prima luce” con lo strumento spettroscopico a energia oscura di Mayall Telescope (DESI). Questa è la prima volta che un telescopio raccoglie particelle di luce.
Il nuovo dispositivo mapperà la struttura generale dell’universo. Fino a circa 11 miliardi di anni luce dalla Terra. Questo secondo le voci diffuse sui vari comunicati stampa.
L’intento, è di vedere quanto velocemente si sta espandendo. Ma soprattutto, chiarirà alcuni indizi sulla natura dell’energia oscura nello stesso processo.
Il potente macchinario è dotato di una gamma robotica di 5.000 “occhi” in fibra ottica.
La progettazione è stata disposta in questo modo per restringere automaticamente lo sguardo verso gruppi di galassie; e per mappare la loro esatta distanza dalla Terra.
Con tale operazione, è possibile raccogliere la loro luce e suddividerla in strette bande di lunghezze d’onda.
Inoltre, la velocità con la quale tutto si svolgerà, è un qualcosa di impressionante: può scorrere attraverso 5.000 galassie ogni 20 minuti.
Gli astronomi sperano, a questo punto, di iniziare osservazioni di routine, già all’inizio del prossimo anno.
La teoria di Bob Nichol
In conformità a quanto dichiarato dal professor Bob Nichol, docente di astrofisica all’Università di Portsmouth, DESI ha il potenziale per “innescare una rivoluzione nella fisica teorica“; esaminando i misteri che circondano l’energia oscura e le leggi fondamentali (se ce ne sono) che limitano le dimensioni e l’espansione dell’universo.
“Nonostante il fatto che la maggior parte dei fisici ora abbia accettato l’esistenza di energia oscura, non conosciamo ancora la sua forma esatta”. Ha scritto in un pezzo per The Conversation. Ma “nuovi strumenti come DESI aiuteranno a compiere il passo successivo nella risoluzione del mistero“.
Il nuovo dispositivo, potrebbe anche affrontare alcune leggi ancora più fondamentali dell’astrofisica. Nozioni, che sono state confermate per oltre un secolo.
“Il DESI dovrebbe anche essere in grado di limitare e persino uccidere molte teorie della gravità modificata; fornendo eventualmente una conferma enfatica della teoria della relatività generale di Einstein sulla scala più ampia“. Ha rilevato Nichol. “O il contrario, e di nuovo ciò darebbe il via a una rivoluzione nella fisica teorica”.
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