HTC U11, ne vale ancora la pena SEI mesi dopo? RECENSIONE

HTC U11, ne vale ancora la pena SEI mesi dopo? RECENSIONE

Nonostante un ultimo periodo non esattamente floreo per HTC, la nota compagnia taiwanese non ha mai smesso di sfornare ottimi smartphone. Oggi ho l’onore di portarvi la recensione dell’ultimo top di gamma, ovvero HTC U11, appositamente in ritardo. La domanda principale di questa recensione è infatti: HTC U11, ne vale ancora la pena ben sei mesi dopo? Andiamo a scoprirlo insieme.

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Confezione e contenuto

La confezione di questo HTC U11 è semplice e non molto elegante, ma essenziale. Si tratta di una scatola in plastica leggera bianca, quadrata, con il logo stampato frontalmente. Al suo interno troviamo il telefono, un caricatore che esce a 5V/2.5A, 9V/1.7A oppure 12V/1.25A. Caricatore con la ricarica rapida proprietaria che ricarica la batteria da 3000mAh veramente velocemente, in circa un’ora e un quarto. Troviamo inoltre un ottimo paio di cuffiette in ear HTC con riduzione del rumore, veramente efficaci e perfettamente funzionanti. Ho apprezzato molto anche la presenza di un adattore Type C – jack da 3.5 mm per poter usare qualsiasi tipo di auricolare, dato che (ARGH!) manca il jack per le cuffie. Almeno non lo fanno pagare 80€ come Apple. Li ho perdonati.

Materiali, design e touch and feel

Il design di HTC U11 è veramente degno di nota. Parto dal retro, che è la parte che mi piace di più. Troviamo infatti un veramente bellissimo pannello in vetro riflettente, con una fotocamera tonda al centro affiancata dal flash. La versione da me provata è quella colore blu, un colore veramente fantastico e che non rischia di stufare come ad esempio il rosso. L’effetto “wow” è garantito, come testimoniato dalle decine di persone che hanno esclamato con un “ma che bel telefono!”. Frontalmente è piuttosto anonimo, ma comunque vincente: gli angoli molto smussati fanno pensare un po’ ad iPhone. Come sempre, faccio i complimenti ad HTC per aver scelto di posizionare il fondamentale tasto centrale anteriore con sensore di impronte incorporato, veramente comodissimo, veloce ma non velocissimo: mi ha causato qualche problema con le mani sporche o molto sudate.

Per quanto riguarda la maneggevolezza, è un 5.5”, quindi perfetto per me ma potrebbe risultare un po’ ingombrante per chi preferisce smartphone più piccoli. E’ molto scivoloso: appoggiato su una superficie anche leggermente inclinata tende a scivolare e a cadere in terra. Anche in mano non è particolarmente saldo, rischiando di volare per terra in più occasioni. Essendo completamente in vetro è veramente appagante da utilizzare. Ho apprezzato molto anche il trattamento oleofobico, veramente perfetto. Anche con le mani super unte il pannello non sembra risentirne: certo, si vedono aloni ma sono praticamente invisibili e non si crea la “patina” che si crea su altri smartphone. Dunque design frontale piuttosto anonimo e vecchiotto ma reso vincente dalla presenza del tasto centrale: non mi è piaciuta particolarmente quella striscia di qualche mm tra il tasto e il display. Si sarebbe potuto fare un tasto più grande, garantendo magari un’affidabilità maggiore per quanto riguarda le impronte. Sul retro invece, nulla da dire, mi è piaciuto tantissimo.

Voto complessivo: 9.

Display

Su questo HTC U11 troviamo un pannello da 5.5 pollici con una risoluzione di 1440×2560 pixels, in formato 16:9. La densità di pixel è altissima (534 ppi) e dunque non dovrete avere assolutamente paura di vedere pixel sgranati. La tecnologia del display è Super LCD5, che onestamente non avevo mai sentito ma che mi ha piacevolmente sorpreso. Appena acceso ero convinto che fosse un AMOLED, anche se dopo al buio i neri mi hanno smentito, ma la somiglianza è veramente notevole. Colori saturi e molto accesi, non sparati come un AMOLED ma corretti al punto giusto. Ovviamente, una persona abituata a Samsung (top di gamma) troverà il display di questo U11 LEGGERMENTE più spento, ma sicuramente molto più appagante rispetto ad altri top di gamma con LCD, come ad esempio LG G6. Anche al sole la luminosità è ottimale: non così sparata come un AMOLED, ma perfettamente leggibile, anche sotto la luce diretta del sole e con gli occhiali scuri addosso.

Sia frontalmente che posteriormente troviamo un vetro Gorilla Glass 5, il quale fornisce un’ottima protezione contro graffi e botte (leggere): sul retro si intravede qualche graffiettino ma veramente minuscoli, considerato l’utilizzo intenso senza cover. Escludendo le cadute che lo disintegrerebbero, questo HTC U11 è uno dei pochissimi telefoni che utilizzerei senza cover e senza pellicola, accessori che deturperebbero lo splendore della sua back cover a specchio.

Voto complessivo: 8 e mezzo.

Processore e memoria

Per quanto riguarda le performance, abbiamo di fronte un vero e proprio top di gamma, senza ombra di dubbio. Troviamo a bordo un Qualcomm Snapdragon 835, octa-core clockato a 2.5GHz, il processore top di gamma di quest’anno, che permette un utilizzo estremamente fluido del device, senza alcun impuntamento né indecisione di alcun tipo. Anche nelle sessioni gioco, con moltissime applicazioni aperte e con switch frenetici da un’app all’altra per testarlo sotto stress non ha perso un colpo: d’altro conto, la HTC Sense, anche se snaturata rispetto al suo concept originario, garantisce un’esperienza di utilizzo ottimale. Molto simile ad Android stock, introduce alcune personalizzazioni che riescono a mantenere una fluidità generale tipica di Android stock ma arricchendo l’interfaccia, a mio parere troppo scarna, del sistema operativo di Google. Sono presenti ad esempio uno store molto carino di temi, il quale permette, oltre a scaricarne di già preimpostati (sia gratis che a pagamento) di crearne uno tutto nostro, completamente personalizzato. Carina ma piuttosto inutile invece è la schermata Blink Feed, una schermata alla quale si accede facendo uno swipe verso destra nella schermata iniziale del launcher in cui vengono raccolti i suggerimenti personalizzati delle varie applicazioni, oltre alle notizie principali intorno a noi.

Una feature veramente fenomenale è invece la “squeeze”. Tramite qualche misterioso sensore presente nella scocca, la Sense ci permette di eseguire azioni personalizzate letteralmente “strizzando” il telefono. Una funzionalità che inizialmente mi ha strappato un sorriso, ma che ho apprezzato praticamente subito: anche questa personalizzabile, io ad esempio ho impostato le due “intensità di strizzata”. Strizzando leggermente, ho impostato di aprire Spotify (comodissimo in macchina o in palestra), mentre con una strizzata prolungata ho impostato l’apertura della fotocamera. Una feature veramente comoda e interessante, che mi piacerebbe vedere anche su altri telefoni, sia HTC che non.

Per quanto riguarda la memoria, sul mercato sono presenti due versioni. La prima versione disponde di 4GB di RAM e 64GB di memoria interna, ed è quella commercializzata in Europa. Esiste inoltre la versione da 6GB di RAM e 128GB di memoria integrata per il mercato asiatico, arrivata da poco anche da noi. La versione da me provata è la prima e con 4GB di RAM questo HTC U11 svolge egregiamente il suo lavoro, senza darmi alcun problema di chiusura delle applicazioni, anche quando ce n’erano molte in background. Come ho sempre sostenuto, in un telefono 4GB di RAM sono più che sufficienti, di più sono eccessivi.

Voto complessivo: 9 e mezzo.

Batteria

Anche per quanto riguarda la batteria HTC U11 se la cava bene. Troviamo a bordo una 3000mAh non rimovibile che permette di arrivare a fine giornata inoltrata con un uso non troppo intenso. Sono riuscito ad arrivare a 4 ore e mezza di display con la batteria praticamente morta, quindi un risultato assolutamente soddisfacente, senza però sforzarlo troppo. Con un utilizzo intenso, soprattutto con i cambi di cella in treno, la batteria scende molto velocemente, rischiando di lasciarvi a piedi entro la fine della giornata. Poco male, considerato che il caricabatterie in dotazione è velocissimo e consente di ricaricare il telefono completamente in circa un’ora e mezza. Dunque autonomia buona ma non incredibile: forse una batteria un po’ più grande sarebbe stata l’ideale per un device top di gamma.

Voto complessivo: 7 e mezzo.

Telefono e rete

La ricezione mi ha lasciato un po’ perplesso. Ovviamente, in città la rete Vodafone è fenomenale, garantendomi 4G+ fisso, e in generale veramente velocissimo. In viaggio invece, nonostante abbia Vodafone, i cambi di cella repentini si sono fatti sentire, lasciandomi spesso qualche minuto senza campo. Essendo abituato al mio cinesone senza banda 20 è comunque un’ottima esperienza di navigazione, ma obiettivamente mi sarei aspettato di più. In zone rurali dove magati con altri telefoni navigavo in 4G, con questo HTC U11 restavo al massimo in H+ e neanche troppo stabile. Le antenne sono addirittura cinque, ma evidentemente non sono sufficienti per garantire una copertura di rete completamente soddisfacente. Ci tengo a precisare che queste sono sottigliezze: non resterete mai senza rete e isolati dal mondo (sempre se vi appoggiate ad una compagnia telefonica seria…), ma da un top di gamma di questo livello mi sarei aspettato una ricezione migliore. Per quanto riguarda l’audio in capsula, assolutamente nessun problema: voci chiare e interlocutori che ci sentono bene.

Voto complessivo: 7.

Foto, video e audio

La parte veramente vincente di questo HTC U11 è il comparto fotografico. Troviamo una fotocamera singola (per fortuna non doppia) sul retro con una risoluzione di 12MP e un’apertura focale f/1.7. Una fotocamera impressionante, che garantisce una qualità fotografica di altissimo livello. L’apertura focale bassa permette di scattare foto di qualità eccellente anche nel buio quasi totale: si vede letteralmente meglio tramite la fotocamera che ad occhi nudi. Alla luce le foto appaiono naturali e vivide, molto definite e dettagliate. E’ presente l’autofocus, l’OIS e un dual flash LED. Frontalmente troviamo una fotocamera da 16MP f/2.0, anch’essa ottima, che vi permetterà di scattare selfie incredibilmente defininit e naturali. Sono presenti le classiche migliorie al viso, HDR, panorama e una serie di modalità di scatto come natura, primo piano, eccetera.

Sono presenti diverse modalità di registrazione video. La risoluzione massima è 2160p (4K) a 30fps, ma è possibile registrare in Full HD (1080p) a 30, 60 e addirittura 120fps. Di smartphone con una fotocamera simile non ne esistono e mi ha veramente sorpreso. E’ presente anche una modalità slow motion, ovviamente digitale: nulla a che vedere con quella di Sony sui suoi Xperia ma molto carina, ovviamente se non dovete registrare qualcosa di molto veloce. L’editor video è velocissimo e intuitivo: si possono modificare video e applicargli effetti in live, vedendo immediatamente il risultato, senza dover aspettare la memorizzazione. Il tutto accompagnato da una fluidità impressionante, senza nemmeno l’accenno di insicurezza nel gestire anche i processi più complicati.

Per quanto riguarda l’audio invece, siamo nella media. Troviamo a bordo un audio stereo, dove l’altoparlante principale è posto inferiormente, a destra del connettore Type C. Il volume è sufficientemente alto: si perde però in qualità, ottenendo un audio piuttosto gracchiante. Comunque lo stereo è veramente comodo, considerato che le tonalità più alte vengono riprodotte dall’altoparlante superiore (dove c’è la capsula auricolare), mentre quelle più basse da quello inferiore.

Ignorando l’audio, voto complessivo: 9 e mezzo.

Giudizio finale

Per concludere, non posso che promuovere a pieni voti questo HTC U11. Nonostante il design (anteriore) un po’ da svecchiare, il retro mi ha colpito subito e ne sono rimasto innamorato all’istante, tant’è che molti mi chiedevano “che iPhone fosse così riflettente”: dopo un eloquente sguardo minaccioso gli spiegavo che no, non  è un iPhone anche se un po’ ci assomiglia, e lo maneggiavano tutti compiaciuti. Dunque complimenti ad HTC per la scelta estetica, veramente apprezzata. Da migliorare leggermente il sensore di impronte, un po’ poco reattivo, ma niente di particolarmente fastidioso.

Acquistando HTC U11 vi troverete in mano uno smartphone con performance da vero top di gamma, superiori ai Galaxy S8 (per intenderci). Il comparto fotografico è semplicemente fenomenale, e nonostante io non sia un appassionato di fotografia l’ho apprezzato moltissimo: se siete fotografi o semplicemente vi piace scattare, questo è il telefono con la miglior fotocamera che abbia mai provato. Ad un prezzo inferiore a 600€ mi sento di consigliarlo, ma di aspettare prima HTC U11 Plus (che si prospetta come una delusione). Dunque sì, HTC U11 sei mesi dopo è ancora degno del nome di top di gamma. Resta da vedere se e quando riceverà l’aggiornamento ad Android 8.0 Oreo, e come si comporterà dopo di esso.

Voto finale: 9.

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