L’Italia si è vista spesso tra i fanalini di coda per digitalizzazione. Eppure il Covid-19 da questo punto di vista ha fornito un assist clamoroso per lanciare un piano di riforma generale della digitalizzazione nel Belpaese.
Così Internet ed il suo mondo sono entrati prepotentemente al centro del PNRR, il piano di rilancio previsto dall’Esecutivo per la ripartenza dell’Italia dopo la pandemia e, per estensione, dopo la guerra ancora in corso tra Russia ed Ucraina. Per aziende ed imprese oltre 40 miliardi per incentivare la digitalizzazione. Misure previste anche per le famiglie. Digitalizzazione che passa anche per un uso sapiente di Internet e delle sue tante potenzialità. Per incentivarla, il governo ha varato un vasto piano di bonus. Il Bonus PC, il Bonus Internet, sono tutta una serie di incentivi, parecchio vantaggiosi anche, per l’utilizzo delle tecnologie digitali.
La transizione digitale, più volte chiacchierata, è infine partita e i risultati attesi, in prospettiva da qui ai prossimi anni, sono alti. Per la verità già diversi settori privati, negli anni, hanno investito sul mondo digitale, capendone in anticipo i grossi potenziali e margini di manovra. In particolare dopo il Covid, quando i colossi del web hanno capito che stavano cambiando le abitudini dei consumatori, condizionate pesantemente dalla pandemia.
Proprio per questo navigando in internet è possibile trovare un po’ ovunque degli spazi pubblicitari in cui si offrono bonus, sconti, vantaggi ai clienti. Alla prima sottoscrizione, magari, o nel lungo periodo. Politiche di marketing volte alla customer experience, laddove il ruolo del cliente è assolutamente centrale. Fine ultimo è la fidelizzazione del cliente: spingerlo ad entrare in un sistema ed incentivarlo ad acquistare.
Grossa parte del successo di Amazon, per esempio, è legato a questa politica. In particolare il servizio Prime, che offre una serie di vantaggi in comode soluzioni. Il tutto muovendo solo un dito per effettuare l’ordine. Un modo di fare sfruttato ottimamente dai colossi dell’intrattenimento digitale: le piattaforme di streaming offrono ai propri clienti “pacchetti” vantaggiosi, si pensi alle prove gratuite fornite da Netflix o alle soluzioni di Spotify. Questi modelli emulano quasi alla perfezione quanto già avveniva nelle piattaforme di gioco online, dove quasi tutti i portali presentano bonus senza deposito per acquisire nuovi utenti tramite incentivi basati su test gratis di alcuni titoli presenti nel loro palinsesto.
Il futuro è così sempre più digitale e sempre più informatizzato. Ora anche il resto dell’Italia si va ad allineare, con colpevole ritardo, ad una serie di misure che in altri settori hanno già prodotto ingenti vantaggi.
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