2019-nCoV Coronavirus

Coronavirus: Facebook e Instagram contro la disinformazione

Nei giorni scorsi, Facebook ha comunicato il suo impegno a contrastare la diffusione di notizie false e contenuti potenzialmente pericolosi, riguardo all’attuale epidemia di Coronavirus. Recentemente essa è stata definita, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, un’emergenza sanitaria a livello internazionale.

Un argine alla disinformazione sul Coronavirus

Stando alle parole di Facebook, che gestisce, come sappiamo, anche Instagram, i loro partner di terze parti stanno già effettuando un lavoro di fact-checking, per poter debellare la piaga delle notizie false, che si sono diffuse nelle ultime settimane, riguardo al Coronavirus. In particolare, una volta che un contenuto verrà segnalato come falso, Facebook cercherà di limitarne il più possibile la diffusione sulle sue piattaforme. In più, per tutelare gli utenti, è previsto l’invio di notifiche alle persone, che hanno già condiviso delle fake news, e a coloro i quali stanno per condividere un post identificato come falso.
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Facebook procederà anche alla rimozione di tutti i contenuti, come false dichiarazioni o teorie del complotto, segnalati dalle organizzazioni internazionali e dalle autorità locali. Infatti, si sono registrati casi, in cui non solo venivano diffuse delle informazioni sbagliate, ma venivano anche invitati gli utenti dei social network a tenere comportamenti pericolosi, come quello di rifiutare le cure. Infine, su Instagram, è previsto il blocco o la restrizione degli hashtag utilizzati per diffondere la disinformazione. Invece, non manca l’impegno nell’indirizzare gli utenti alle giuste fonti di informazione e per fornire consigli adeguati. Infatti, Facebook promette di mettere in risalto, sul feed degli utenti, i contenuti provenienti da fonti autorevoli e certificate.

L’impegno del social network risulta essere decisamente importante, per limitare la diffusione delle fake news, che spesso scelgono come tema la salute pubblica. Il nostro invito è quello di cercare sempre le notizie da fonti autorevoli e diffidare dei post che, sui social network, gridano al complotto. Nel caso del 2019-nCoV, si può fare riferimento al sito del Ministero della Salute. Un’altra fonte autorevole è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), il cui sito è fruibile in lingua inglese.

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