Deforestazione e caccia, due problemi che da sempre mettono in pericolo numerosi specie animali. Anche i lemuri del Madagascar, primati appartenenti all’infraordine dei Lemuriformes, secondo la classificazione del biologo e zoologo inglese John Edward Gray. I primati, già da tempo, sono in grande pericolo di estinzione a causa di diversi fattori. Primo fra tutti, la deforestazione. Secondo la WWF, l’80% del loro habitat è stato distrutto. Delle 50 specie presenti, 19 sono vulnerabili e 17 in grave pericolo. Le popolazioni locali gli danno la caccia a causa di antiche credenze superstiziose. Per esempio, l’esemplare Aye Aye (Daubentonia madagascariensis) è ritenuto portatore di malaugurio.
L’habitat dei lemuri distrutto dalla deforestazione
Nemici numero uno della specie, deforestazione e caccia sono un problema da non sottovalutare. Aziz Baroudaly, manager della riserva di Nahampoana, dichiara la gravità della situazione. In un video pubblicato dalla BBC, ha mostrato quanta poca foresta è rimasta sulle montagne del Madagascar. Fino a non molti decenni fa, spiega, i lemuri erano liberi di andare in giro per le foreste, loro habitat naturale. Aziz spiega che la gente utilizza la tecnica agricola “taglia e brucia”. Questa tecnica lascia dietro di sé terra bruciata e infertile, pochissima vegetazione e un deserto totale. Aziz spiega anche che non ci sono sanzioni per questi crimini nei confronti della natura.
La riserva naturale di Nahampoana
La riserva naturale di Nahampoana è diventata un paradiso per i lemuri in Madagascar. 150 individui di 7 specie diverse abitano la riserva, grande 50 ettari. Aziz, direttore della riserva, dice che lì i lemuri sono liberi di muoversi in libertà. Secondo la sua idea, nel futuro converrebbe investire in questo tipo di riserve naturali. E’ grazie a progetti come questo se alcune specie di animali non si sono del tutto estinte.
Tuttavia, il denaro raccolto dai più di 3000 turisti è a malapena sufficiente per coprire i costi della riserva naturale. Per questo i lemuri del Madagascar hanno bisogno dell’aiuto di tutti. Se il problema della deforestazione e della caccia a questi primati non viene risolto, la specie potrebbe scomparire in pochissimi decenni.
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