Antitrust

WhatsApp: multa da 3 milioni di Euro dall’Antitrust

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inferto una multa da 3 milioni di Euro a Whatsapp.

La sanzione arriva al termine di due istruttorie ritenendo che la società abbia “indotto i propri utenti ad accettare in maniera integrale i nuovi termini di utilizzo, in particolare la condivisione dei dati con Facebook, facendo credere loro che sarebbe stato, altrimenti, impossibile proseguire nell’uso dell’applicazione“, come si legge in una nota dell’Antitrust.

Andiamo con ordine e ricostruiamo i fatti. Era lo scorso Agosto quando la nota app di messaggistica ha spiegato ai propri utenti, per mezzo di un post sul proprio blog, i nuovi termini di utilizzo.

Tra le novità introdotte vi era la condivisione dei dati raccolti con Facebook, app con la quale condivide il proprietario.

Nelle intenzioni di Zuckerberg, che ha acquistato Whatsapp nel 2014, dunque, la piattaforma di messaggistica avrebbe dovuto funzionare come una sorta di immagazzinatore di dati da condividere con il noto social network, il quale li avrebbe sfruttati per offrire pubblicità mirate ai propri avventori.

La novità non ha trovato pareri favorevoli in Europa, dove i garanti nazionali di diversi Stati hanno minacciato azioni legali contro questo sistema. Inoltre, con una lettera firmata dai 28 Stati dell’Unione Europea, e con mittente il CEO di Whatsapp, l’Europa chiedeva ufficialmente la sospensione di questi nuovi termini di utilizzo. Whatsapp, alla fine, è stata costretta a cedere alle pressioni, facendo marcia indietro.

L’istruttorie avviate dall’Antitrust

L’Italia, però, non si è limitata alla lettera e ad Ottobre l’Antitrust aveva avviato due istruttorie contro la piattaforma di messaggistica, per capire se fosse stato violato il Codice dei Consumatori.

Oggi, a distanza di mesi, è arrivata, come detto, la sentenza: Whatsapp dovrà pagare una multa da tre milioni di Euro.

I numeri di WhatsApp

Whatsapp è una delle applicazioni di messaggistica più utilizzate al mondo. Ad oggi conta più di un miliardo di utenti. Nel 2014 Zuckerberg la acquista per ben 19 miliardi di dollari con l’intenzione, svelata dopo un paio di anni, di utilizzarla come collettore di dati per la pubblicità.

Via