Come facilmente intuibile, l’attenzione in questi giorni è, quasi tutta, riservata ai due nuovi smartphone di Google, il Pixel 2 e il Pixel 2 XL. Lo si può facilmente constatare dal congruo numero di articoli pubblicati sul nostro blog.
Pian piano stiamo scoprendo questi terminali ed ogni volta emergono nuovi dettagli. L’ultimo riguarda la ricarica rapida che ha generato, inizialmente, un po’ di confusione.
Ma raccontiamo bene come sono andate le cose.
La ricarica rapida dei Pixel 2
Nel corso della presentazione dei nuovi Pixel 2 è stata presentata la nuova tecnologia che promette la bellezza di 7 ore di autonomia con una ricarica di soli 15 minuti. Questo grazie alla presenza del caricatore da 18 W presente in confezione insieme al terminale.
Fin qui tutto ok. La confusione sopra citata è stata creata, involontariamente, da un post pubblicato dal Googler Benson Leung che sembrava affermare che i nuovi smartphone di casa Google fossero compatibili con i caricatori da 27W che permetterebbero una ricarica ancora più rapida.
In realtà, come poi precisato dallo stesso Leung, le cose non stanno esattamente così. E’ vero che il Pixel 2 e il Pixel 2 XL sono in grado di supportare una potenza superiore rispetto ai 18 W erogati dal caricatore originale ma vi sono alcuni elementi che intervengono per limitare la corrente assorbita.
Questa limitazione è figlia, sicuramente, di ragioni di sicurezza. In Google non vogliono stressare oltremodo la batteria fornendole molta potenza per preservarla ed evitare problemi ai propri utenti.
Sinceramente ci sembra una decisione molto saggia quella presa da Google. Considerando che la tecnologia presente sui Pixel 2 permette, come detto, ben 7 ore di autonomia con una ricarica di 15 minuti, ci sembra inutilmente rischioso ricaricare i terminali usando caricabatterie con potenze maggiori.
In futuro, probabilmente non molto lontano, verranno prodotte batterie in grado di assorbire potenze di 27W o, magari, anche maggiori.
