Nonostante Tim Sweeney, CEO di Epic Games, sostenga che l’applicazione del deep learning nei videogame sia ancora in un’età iniziale di sviluppo e che attualmente i videogiochi vengano ancora utilizzati al massimo come training set per la rete neurale, è altrettanto certo che l’industria videoludica sia un mercato in continua evoluzione. L’accelerazione del machine learning ha raggiunto livelli senza precedenti in qualunque comparto del gaming e il futuro dell’Intelligenza Artificiale punta adesso a nuovi scenari ludici: personalizzazione, immersività, realismo e autolimitazione del deep learning da parte dell’intelligenza stessa.
La personalizzazione risponderà alla logica NPC: quella dei Non Player Characters, ossia personaggi in grado di rispondere all’unicità del giocatore, la cui identità è plasmata in funzione delle caratteristiche del player. In altre parole, chi preferirà avversari agguerriti avrà di fronte un manipolo di nemici ancor più difficili da battere. Sarà l’algoritmo di turno a capire la personalità del giocatore in base alle sue mosse. La personalizzazione riguarderà anche l’ambientazione di gioco e il concetto di spoiler: nessuna avventura sarà uguale all’altra, nessun gameplay sarà simile all’altro. Non esisteranno più pattern identici per tutti i giocatori. Immersività e realismo si focalizzeranno invece sulla possibilità di generare ambientazioni, contesti e personaggi coerenti alle aspettative del player durante lo sviluppo del gioco.
Interessante, infine, l’aspetto dell’autolimitazione del deep learning. Molti sviluppatori hanno infatti vincolato le capacità dell’Intelligenza Artificiale incorporata nei videogame. Il rischio è che l’AI possa sviluppare avversari impossibili da battere. Se il videogame diverrà troppo veloce e sovrumano scomparirà automaticamente la componente divertimento. Il superamento dei limiti equivarrà ad una sconfitta. Un esempio su tutti? Qwop, giochino di atletica sviluppato da Bennett Foddy, disponibile nel formato html 5.0 da PC o anche da mobile. Provate a batterlo.
Le applicazioni attuali dell’IA
Tra le applicazioni attuali dell’Intelligenza Artificiale nel comparto del gaming c’è quella associata al mondo delle slot machine dei casinò online, in cui l’AI è in grado di garantire la casualità del risultato e l’RTP (Return To Player) al giocatore. Uno dei giochi di ultima release nel settore è ad esempio Aviator, un quick game veloce, semplice ed essenziale basato sulla più classica dinamica della scommessa. L’aereo prende quota e il giocatore, dopo una puntata iniziale, dovrà indovinare per quanto tempo l’aliante volerà sullo schermo prima di scomparire. Nonostante la grande semplicità del gameplay, la slot è progettata con l’ausilio dell’AI e fruibile sulle piattaforme di gaming online anche attraverso i codici sconto offerti agli utenti dagli operatori di settore: il codice bonus Netbet è uno dei tanti disponibili su internet. Nel settore del gaming, invece, una delle ultime novità è quella realizzata nel 2022 da Sony, il colosso giapponese tra i leader di mercato dei cloud game. Con il progetto Sony AI x Polyphony Digital Race Together, l’azienda nipponica ha sviluppato un’intelligenza artificiale in grado di gareggiare con i migliori piloti di Gran Turismo. Non solo sparatutto e calcio: adesso anche i motori evolvono con il contributo dell’AI.
Le nuove opportunità di utilizzo dell’IA nel mondo del Gaming
Dal punto di vista dell’utilizzatore finale, l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale offre l’opportunità di migliorare l’estetica del gioco e di potenziare l’immersività dell’esperienza videoludica. Grazie ai cosiddetti Game Engine, motori grafici di ultima generazione, il gameplay sarà sempre più realistico. Decima Engine, Unity e Unreal Engine 5 sono solo alcuni dei motori grafici progettati dalle software house di settore che stanno rivoluzionando l’identità visiva dei videogames. Decima Engine, Horizon protagonista nel 2022 con Forbidden West, si conferma uno dei più promettenti, con risoluzione 4K e l’utilizzo dell’high dynamic range imaging: tecnica di realizzazione di immagini con elevato intervallo dinamico. Già con Death Stranding il fotorealismo dei paesaggi e l’accuratezza nella riproduzione delle pigmentazione dei personaggi aveva raggiunto livelli senza precedenti, ma con Horizon Forbidden West la quantità di dettagli è stata nuovamente aumentata. Componenti dell’equipaggiamento re-testurizzati e ambiente paesaggistico ottimizzato con texture mai viste. Insomma, per scoprire le nuove opportunità di utilizzo dell’IA occorre giocare e rendersi conto delle nuove prospettive offerte dai Game Engine.
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