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Russia: pronto un satellite per ripulire l’orbita terrestre

Nel corso degli ultimi decenni, l’uomo ha portato a termine un considerevole numero di missioni nell’orbita terrestre.

Gli innumerevoli lanci di sonde, satelliti e quant’altro hanno però comportato il rilascio di “spazzatura spaziale” intorno al nostro pianeta.

 

Di questo passo, nel giro di pochi anni, potremo dover assistere alla nascita di un ammasso di detriti in orbita attorno alla Terra.

Alla lunga, tutto ciò potrebbe arrivare a compromettere le future missioni spaziali.

 

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L’unica soluzione è dunque ripulire tali zone da questa spazzatura. A questo proposito, un gruppo di studenti della State University of Mechanical Engineering di Mosca ha progettato un satellite in grado di rimuovere i detriti incontrati.

 

La sonda, facente parte di un gruppo di 73 satelliti artificiali, è stata lanciata in orbita lo scorso venerdì a bordo del razzo Soyuz.

 

 

Come funziona questo satellite?

 

Secondo le ultime dichiarazioni, il satellite, soprannominato Mayak, conseguirà obiettivi scientifici e, come detto in precedenza, utilitari.

Nel corso della sua missione, Mayak testerà nuove tecniche di aero-frenata, le quali torneranno utili per la rimozione della spazzatura spaziale presente nell’orbita terrestre.

 

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L’impressionante aumento di rifiuti spaziali nell’orbita terrestre.

 

Inoltre, stando al progetto degli studenti russi, il satellite monta dei riflettori metallici che lo renderanno uno degli oggetti più luminosi visibili in cielo. Ovviamente, questo porterà purtroppo ad un lieve aumento dell’inquinamento celeste.

 

Tuttavia non c’è da preoccuparsi troppo. Infatti, le ultime dichiarazioni hanno fugato i timori di chi si aspettava di vedere in cielo un oggetto luminoso quanto il Sole o la Luna.

Piuttosto, possiamo paragonare il livello di luminosità di Mayak a quello di altre stelle o di satelliti artificiali.


Infine, è stato dichiarato che l’intento della missione non si ferma ai sopracitati test o alla rimozione di detriti spaziali.

In futuro, il satellite verrà probabilmente utilizzato anche per altri scopi ancora non ben definiti.

 

 

Fonte: spacedaily.com