Autore: DAVIDE PALMIERI
Ultimamente in questo periodo storico stiamo sentendo parlare sempre più spesso i vari media e testate giornalistiche riguardo attacchi informatici, con vittime come celebrità, multinazionali, piccole e medie aziende, nazioni e organizzazioni governative.
Questo perché oltre ad un ulteriore incremento delle botnet nel mondo, che hanno sempre più “zombies” a causa di persone poco competenti e poco informate, ma soprattutto grazie ai pochi fondi che ogni azienda o nazione che sia investe per la sicurezza informatica, e la sicurezza informatica secondo me è tutto in un’azienda o nazione che sia, basti pensare all’infinita mole di dati a rischio grazie al passaggio quasi totale al digitale, da documenti fino a file molto più importanti o personali, insomma se non si è pentester o se non si ha un minimo di conoscenza sulla sicurezza informatica, come minimo, si è abbastanza spacciati.
E questo lo dico e lo affermo perché mentre studio da autodidatta la sicurezza informatica testo anche con i miei amici le nozioni acquisite, ed è veramente imbarazzante vedere come tutti al minimo utilizzo di ingegneria sociale caschino e scarichino il malware o backdoor che sia.
Antonio Marchese, vice presidente dell’azienda italiana Soft Energy afferma che:”Il numero dei tentati cyber attacchi si aggira intorno ai 6 miliardi in un anno. Fatta eccezione per gli addetti ai lavori, ancora troppo poco si sa in materia di Data Protection, con la conseguenza che cittadini e aziende sono sempre più esposti agli attacchi senza sapere come proteggersi”.
E ribadisce che:”il numero dei tentati cyber attacchi si aggira intorno ai 6 miliardi in un anno”, mentre “nel corso del 2016 le violazioni di tipo DoS (denial of service) e DDoS (distribuited DoS) ai dispositivi IoT (smartphone, tablet, smartwatch) è raddoppiato, passando dal 3% al 6%”.
Devo dire che questo raddoppiamento è anche abbastanza logico, e ci scommetterei anche sopra che anche il prossimo si raddoppierà, dato che ormai effettuare una negazione del servizio è diventato troppo semplice, potrebbe farlo anche un bambino di 5 anni, ma il problema è sapersi proteggere, infatti ogni anno leggiamo anche di lamer adolescenti che vengono arrestati per dei banali DoS poiché non hanno saputo proteggere il proprio anonimato.
Cosa posso dire?