Facebook sta lavorando per espandersi in settori che vanno oltre il web con il social network. L’ultima idea, sulla quale gli uomini dell’azienda di Zuckerberg stanno lavorando è lo smartphone modulare.
I precedenti tentativi di smartphone modulare
In realtà questo progetto non rappresenta una novità assoluta. A provarci per prima fu Google con il suo Project Ara. Purtroppo pian piano il progetto sfumò, con, alla fine, un nulla di fatto.
Successivamente fu la volta di LG e Lenovo. La prima ha presentato sul mercato un dispositivo modulare, LG G5. Purtroppo il mercato non ha apprezzato l’idea. Così, quest’anno, LG è tornata ad un design tradizionale con il suo LG G6.
Poi fu la volta di Moto Z di Lenovo. Si trattava di uno smartphone modulare che ha avuto, sicuramente, più fortuna di quello di LG.
Il progetto di Facebook
Ora, a quanto pare, è Facebook a volerci provare. Da quanto segnalato da Business Insider la sezione Building 8 dell’azienda sta già lavorando al progetto. Come saprete Building 8 è la sezione dedicata ai progetti segreti.
A conferma di quanto dichiarato da Business Insider vi è il fatto che, recentemente, l’azienda di Zuckerberg ha depositato alcuni brevetti dove si parla di un misterioso dispositivo con supporti magnetici. Questi permettono la sostituzione, all’occorrenza, dei componenti più vecchi.
Tra i moduli vi sarà senz’altro uno speaker, come si può vedere dallo schizzo riportato qui sotto.
Secondo quanto riportato da Business Insider, in Building 8 lavorano molti tecnici che hanno fatto parte di Project Ara di Google. Tra questi vi è Regina Dugan, a capo di Building 8.
A cosa lavorano in Building 8?
In questa sezione di Facebook non si lavora solo allo smartphone modulare. Tra i progetti in fase di sviluppo troviamo un’interfaccia neurale per la scrittura di testi mediante il pensiero e un sistema che avrà la funzione di farci sentire i suoni attraverso la pelle.
Indubbiamente in Building 8 si lavora al futuro. Sperando che i progetti vengano realizzati e che diventino dei prodotti commercializzabili. Tutto questo a partire, proprio, dallo smartphone modulare.