La Brexit creerà scompiglio anche per le case produttrici di prodotti tecnologici come Samsung e Lg. Dopo il voto al referendum e la vittoria dei Leave, la quale mette in condizioni il Regno Unito di dover lasciare l’Europa, si attendono ora gli esiti e gli effetti sul mondo del mercato e della commercializzazione mondiale. Quello che sta succedendo, ed era prevedibile, non è legato solo alla caduta delle borse, le quali stanno soffrendo grandi cali percentuali, ma soprattutto al pericolo che grosse aziende prendano in seria considerazione l’ipotesi di trasferirsi, con attività e sedi, fuori dall’isola.
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Samsung e LG potrebbero essere le prime vittime della Brexit
Tra queste queste aziende c’è sicuramente la Samsung che, a dire dei giornali coreani di oggi, starebbe valutando di trasferire i suoi uffici di Londra in un altro stato appartenente alla Comunità Europea. Ma anche LG starebbe elaborando un piano per lasciare nel breve periodo il territorio britannico, il quale non dovrebbe più avere la libertà di accedere al mercato comunitario. I dubbi delle aziende straniere nel territorio del Regno Unito, che dovranno decidere se restarvici o meno, sono spiegati dal fatto che l’UK lasciando l’EU, potrebbe essere obbligata ad inserire le tanto famigerate tariffe d’importazione. Con l’aggiunta poi dell’indebolimento della sterlina, il prezzo dei prodotti elettronici potrebbe diventare troppo elevato da consentire alle case produttrici di essere competitive sul resto del continente europeo. All’orizzonte quindi si prospetta un mercato inglese sminuito agli occhi di Samsung ed LG.
I risultati del referendum potrebbero entrare in vigore non prima di due anni
Tuttavia tutto potrebbe essere ancora un ragionamento prematuro perché le leggi europee applicate al Regno Unito, non decadranno dal giorno successivo al referendum che, quindi, resteranno ancora in vigore per un tempo relativamente lungo. I risultati delle votazioni, attestatisi con la vittoria dei Leave a favore della Brexit, dovranno essere prima ratificati dal Parlamento di Sua Maestà per essere approvati definitivamente e si presume che l’intero iter possa durare anche due anni. Samsung e LG dunque avranno tutto il tempo per pensare anche a soluzioni alternative che magari gli consentiranno di non abbandonare il Regno Unito.
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