Ai giorni d’oggi, dove pure gli smartphone prevedono un lettore delle impronte, le banche nel giro di qualche anno abbandoneranno completamente l’utilizzo delle password.
A sostituire i codici alfanumerici, ci penseranno i lettori che rilevano le impronte digitali e il viso del cliente.
Il vero problema delle password è che esistono troppi programmi capaci di decriptare le credenziali di accesso.
Alcune banche già prevedono la lettura delle impronte
Attualmente in America, esistono già banche che hanno adottato questa tecnologia sofisticata che incrementano la sicurezza.
I clienti hanno la possibilità di accedere dal proprio smartphone al conto bancario, appoggiando il dito sul display.
Per poter avere accesso a questa nuova modalità, il cliente deve munirsi di uno smartphone di nuova generazione con lettore delle impronte digitali.
La banca “Wells Fargo” ha addirittura adottato un sistema che prevede la scansione degli occhi del cliente, mentre la Citigroup verifica i conti bancari dei clienti tramite il riconoscimento vocale.
I primi test
Queste nuove tecnologie, in realtà, sono state testate per più di dieci anni ma solo ora è stato possibile usufruire del servizio. Le prime volte che si usava ad esempio il riconoscimento facciale, il lettore poteva essere ingannato cambiando la luminosità o per il riconoscimento vocale si potevano creare fruscii di sottofondo.
Per perfezionare il sistema di riconoscimento facciale, il software può chiedere all’utente di aprire e chiudere gli occhi, in modo da evitare la possibilità a qualche malintenzionato di utilizzare una foto del proprietario del conto bancario.
In futuro sarà possibile che gli hacker informatici possano trovare un modo per ingannare la rete bancaria, ma servirà talmente tanto di quel tempo che nel frattempo si potranno adottare nuove misure di sicurezza sempre più efficaci.
La percentuale di utenti che hanno scelto di convertirsi alla lettura delle impronte digitali è del 33% dal mese di settembre 2015.
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