Autore: DAVIDE PALMIERI
Secondo gli esperti in sicurezza informatica di Kaspersky, Symantec e da quanto riportato dal New York Times, è stato scoperto un fitto collegamento tra l’attacco su scala mondiale provocato dal ransomware WannaCry, con l’altro attacco del 2011 alla Sony da parte degli hacker di stato di Kim Jong-un.
Questo è soltanto il primo indizio, anche se il ricercatore di Google, Neel Nehta, ha pubblicato i codici informatici mostrando alcune similarità tra il recente ransomware, che ha bloccato e un’altra serie di attacchi informatici attribuiti alla Corea del Nord.
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ac21c8ad899727137c4b94458d7aa8d8 @ 0x10004ba0, 0x10012AA4#WannaCryptAttribution— Neel Mehta (@neelmehta) 15 maggio 2017
Sempre secondo Kaspersky si potrebbe ipotizzare su un team di hacker coreani, chiamati “Lazzaro“, che come prima da me citato, nel vicino 2011 avevano attaccato i Sony Pictures Studios al fine di bloccare l’uscita del film ironico “The interview”.
Ovviamente la pista più favorevole da seguire è quella della Corea del Nord, dati i recenti fatti e anche conoscendo l’irascibilità e l’egocentrismo del personaggio in questione, che nel Natale 2014 aveva contribuito con i suoi hacker al gigantesco DDoS, nei confronti dei server del Playstation Network e della Microsoft.