Vi è mai capitato di chiedervi quante civiltà aliene vi siano nella nostra galassia? Se la risposta è affermativa, molto probabilmente questo è il vostro giorno fortunato. Nel 1961 un famoso astronomo decise di rispondere a questa domanda attraverso un’equazione che oggi porta il suo nome. L’equazione di Drake.
Tanti fattori in gioco
La famosa equazione, entrata ormai nella storia, non dice altro che N = R* • fp • ne • fl • fi • fc • L ; semplice no? Ma cosa vogliono dire quelle lettere? Esaminiamole nel dettaglio.
- N rappresenta il numero di civiltà aliene rilevabili. E’ il risultato che l’equazione tenta di trovare
- R* è il tasso di stelle adatte allo sviluppo di vita che si stanno formando nella nostra galassia
- fp indica quante di queste stelle potranno sviluppare un sistema solare
- fl è forse il parametro più facile da calcolare: corrisponde al numero di pianeti che attualmente contiene vita
- ne ci dice quanti sono i pianeti che orbitano attorno a queste stelle adatti ad ospitare vita
- fi è invece il numero di pianeti contente vita intelligente
- fc , il penultimo fattore, rappresenta il numero di civiltà intelligenti in grado di inviare segnali nello spazio
- L infine è la la stima della durata di queste civiltà
Come potete vedere i fattori in gioco sono realmente molti; un altro punto problematico è che di alcuni fattori dell’equazione non conosciamo il valore reale e pertanto è possibile effettuare solamente una stima. Nel 1961 Drake con i parametri più restrittivi ed arrotondati per difetto ottenne N=10. Oggi tuttavia, grazie allo sviluppo tecnologico ed a valori più precisi otteniamo N=23! Ciò significa che secondo questa equazione nella nostra galassia ci sono 23 civiltà aliene evolute; il dato scoraggiante tuttavia è che esistono circa 200 miliardi di stelle nella nostra galassia. Un po’ come cercare un ago in un pagliaio. E se tutto ciò non bastasse, come affermò Enrico Fermi nel 1950 “Where is everybody?” (“Dove sono tutti quanti?”).
Ma di questo paradosso magari ne parleremo un’altra volta!