Titano

Titano, possibile sviluppo della vita sul satellite di Saturno

Il mese prossimo, la sonda Cassini eseguirà il 126esimo ed ultimo giro attorno alla più grande luna di Saturno, Titano.





Ciò che e stato possibile osservare finora è un mondo geologicamente attivo, costellato da laghi composti da idrocarburi liquidi. Inoltre, il satellite sembrerebbe presentare un oceano d’acqua salata sommerso sotto i ghiacci.

Tra gli aspetti più curiosi del satellite, è da segnalare la sua l’atmosfera, chimicamente complessa come quella terrestre.

A questo punto gli scienziati si chiedono se queste caratteristiche, che rendono Titano simile ad una Terra primordiale, saranno o meno sufficienti a supportare forme di vita.

[maa id=’1′]

Titano

Titano, il maggiore dei 62 satelliti naturali di Saturno

La scienziata Sarah Horst, lavorando insieme all’Università Johns Hopkins del Baltimore, ha dichiarato al Journal of  Geophysical Research:

La combinazione di acqua, negli oceani sommersi, e metano (ed etano), sulla superficie di laghi e mari, ci mostra come Titano rappresenti un luogo ideale per lo sviluppo della vita

 

Titano, ecco perché potrebbe rivelarsi abitabile

La maggiore luna di Saturno, che per dimensioni si avvicina molto a Mercurio, è l’unico corpo celeste del Sistema solare, insieme alla Terra, a presentare una atmosfera densa e dei bacini di elementi allo stato liquido (stabilmente, in ogni periodo dell’anno).

Titano contiene tutti gli elementi base per lo sviluppo della vita – carbone, idrogeno, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo – oltre ad una notevole riserva di idrocarburi, ben superiore a quella del nostro pianeta.

I laghi presenti sul satellite, alimentati da piogge idrocarburiche, sono composti prevalentemente da metano ed etano allo stato liquido – molecole organiche che potrebbero costituire i primi mattoni della vita.

La cosa veramente interessante sarà quindi analizzare i segni di vita su di un sistema con gli idrocarburi come solventi principali.

In questi ultimi anni, grazie alla missione Cassini (ormai nei suoi ultimi mesi di attività),  è stato possibile aggiungere diversi pianeti e lune alla lista di corpi in grado di supportare organismi viventi. L’ultimo di questi, per l’appunto, è Titano.

 

 

Fonte: Seeker