La Seat Leon è arrivata alla sua quarta generazione e continua a macinare un importante numero di vendite. La chiave di questo risultato è da attribuire in parte anche agli assistenti di guida, di cui la macchina è dotata. Si tratta di sistemi elettronici che aiutano il guidatore durante gli spostamenti con l’autovettura e che migliorano la sicurezza, non solo dei passeggeri, ma anche delle persone che ci circondano. Andiamo ad analizzarli uno ad uno.
Gli aiuti alla guida di Seat Leon
Il primo assistente di guida da menzionare si chiama Cruise Control Adattivo Predittivo (ACC). Sulla nuova Seat Leon, oltre a moderare la velocità dell’auto, in base alla velocità di quella che la precede, c’è una funzione extra: regolare la velocità in base alle condizioni della strada, in base al numero di curve, rotatorie, incroci e così via. La velocità del veicolo viene regolata anche in base ai limiti di velocità, che sono “letti” da una telecamera frontale.
Un altro assistente si chiama Exit Warning e rappresenta una novità assoluta sulle moderne Seat. Con l’auto ferma, il sistema riconosce eventuali soggetti o veicoli in movimento negli angoli ciechi. Al conducente, viene avvisato tramite appositi LED, qualora ci fosse qualcosa che si avvicina. Nel momento, inoltre, in cui il conducente tenta di aprire la portiera, partono anche gli allarmi sonori. In questo modo si punta ad evitare incidenti, che risultano “stupidi”, ma che in realtà sono molto insidiosi: tante volte, infatti, capita di aprire la porta senza vedere alle spalle se sopraggiunge qualcuno, e può capitare di centrare delle moto, dei pedoni o anche delle auto.
Ora tocca all’Emergency Assist: i sensori dell’auto monitorano l’attività dell’automobilista; in caso di mancato rilevamento di attività da parte sua (se il conducente non ha almeno una delle mani sul volante o lo lasciasse andare per oltre 15 secondi), verranno mandati segnali acustici e visivi e, in caso di mancata reazione agli avvisi forniti dal sistema, l’Emergency Assist avvierà le misure di emergenza che possono portare la vettura fino al completo arresto, attivando le luci di emergenza e avviando una chiamata di emergenza tramite il sistema eCall, ovvero quel sistema che sfrutta l’e-Sim dell’auto per chiamare i servizi di emergenza. ECall fornisce, qualora il conducente non fosse in grado di rispondere, tutti i dati e le coordinate per essere rintracciati.
Un dispositivo di sicurezza si chiama Front Assist con sistema di frenata d’emergenza, con rilevamento pedoni e ciclisti, e consiste nel fatto che se il sistema rileva la possibilità di un tamponamento, l’auto frena autonomamente per prevenire l’incidente. A venire in soccorso del guidatore è il Lane Assist, ovvero il sistema che aiuta il conducente a mantenere correttamente la propria corsia e che riporta l’auto in corsia, qualora ci fosse un involontario movimento del volante. Per questo tipo di aiuto, può essere scelta la sensibilità dell’intervento.
Grazie alla telecamera frontale, l’auto legge la segnaletica stradale e la proietta sul display del quadro strumenti. Altri aiuti sono il Side Assist, l’Exit Assist e il Travel Assist. Il primo avverte tramite LED qualora un veicolo sta viaggiando in una corsia diversa e passa in un punto cieco. In quel caso, l’automobilista può scegliere di proseguire con la fase di sorpasso, ma i LED aumentano l’intensità della luminosità.
Con l’Exit Assist, invece, l’automobilista viene aiutato nelle manovre di uscita da un parcheggio, in quanto il sistema segnala eventuali veicoli nelle vicinanze dei punti ciechi in movimento. Con il travel assist, invece, la funzione semiautonoma sfrutta le informazioni fornite da ACC Predittivo e Lane Assist per mantenere attivamente la vettura al centro della corsia e regolarne la velocità in base al flusso del traffico. Così facendo, può offrire l’assistenza alla guida fino a una velocità di 210 km/h.
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