Il lancio del Galaxy S8 non è stato esattamente il più silenzioso della storia. Oltre allo scalpore causato dal design incredibilmente innovativo dei due nuovi top di gamma di Samsung, sono comparsi anche diversi problemi. Tra questi, un bug che causa continui riavvii e un problema ben più grave: la comparsa di una colorazione rossa sui display di alcuni dispositivi.
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Samsung è stata comunque abbastanza veloce nel rilasciare un aggiornamento. L’update in questione dovrebbe, secondo la compagnia, risolvere il problema del display. Nonostante questo però, alcuni utenti hanno deciso di avvalersi dei propri diritti come consumatori e richiedere un risarcimento a Samsung, ovviamente restituendo i devices.
Infatti, secondo alcuni acquirenti del Galaxy S8, l’aggiornamento è arrivato ma non sembra aver risolto il problema dei display rossi. Un lettore di PhoneArena ha raccontato la propria esperienza al noto sito di telefonia. Egli infatti ha chiamato Samsung per richiedere il risarcimento dei soldi spesi per acquistare il Galaxy S8 al pre-order. Ma, a sorpresa, l’operatore gli ha detto che avrebbe dovuto restituire solo il telefono e non il Samsung Gear VR che era incluso nell’acquisto.
Samsung regala il Gear VR agli utenti che chiedono il reso dei Galaxy S8 e S8+ acquistati col pre-order
Inoltre, Samsung ha assicurato al cliente che, tenendosi il Gear VR, non ci sarebbe stata alcuna conseguenza sul rimborso. Egli infatti avrà indietro esattamente tutti i soldi spesi per il pacchetto durante il pre-order. L’operatore Samsung fu molto preciso e dunque non ci sono dubbi a riguardo. Egli ha infatti aggiunto che la politica di reso era stata decisa il giorno stesso. Probabilmente a causa dell’alto numero di possessori di Galaxy S8 o S8+ che stanno chiedendo il reso. Considerato il prezzo del VR, circa 130€, sembra una mossa generosa da parte di Samsung. Con ogni probabilità, l’intento è quello di non inimicarsi gli utenti, regalando il Gear VR come “scusa” per il disagio creato.
Ancora non si hanno informazioni ufficiali dall’azienda. Ma se il racconto del lettore non è una storia inventata, molto probabilmente la compagnia adotterà la stessa politica in tutto il mondo, e non solo negli Stati Uniti. Non resta che attendere e vedere cosa succederà.
