Maggiori informazioni sull’attacco DDoS eseguito dalla Mirai Botnet verso la Liberia

Autore: DAVIDE PALMIERI

Lo scorso giovedì The Hacker News aveva riportato che molti black hat stavano utilizzando la colossale Mirai Botnet per eseguire attacchi DDoS contro le società di telecomunicazioni liberiane.
E in questo post, Kevin Beaumont sostiene che un provider liberiano gli ha confermato un potentissimo attacco DDoS di oltre 500 Gbps indirizzato verso un centro di smistamento della rete subacqueo, subito dopo molti media hanno dato la notizia che in alcune zone della Liberia non era possibile navigare su Internet.

Dopo la storia di Kevin, sono apparsi dei nuovi sviluppi con ulteriori approfondimenti.
La Dyn ha comunicato di non avere alcun dato su un’interruzione della connessione a Internet in Liberia.
Jonathan Paye-Layleh della BBC in Liberia condiviso la sua esperienza:”In un primo momento ho pensato che fosse un problema con il mio provider internet, dato che spesso navigo a bassa velocità, ma in questo caso era molto più grave dato che non riuscivo proprio a navigare”.

Comunque rimane sempre l’ansia per un attacco letale verso la Liberia, basta pensare che la Mirai botnet che è formata da più di 100.000 bot sia riuscita a mettere in ginocchio quasi tutto il Web due settimane fa, quindi figuriamoci con la Liberia che dispone unicamente di un cavo in fibra ottica ACE da solo 5,12 tb/s in condivisione con altri 22 paesi.
Sicuramente l’obbiettivo di questi black hat è quello di mettere in ginocchio il piccolo stato africano.

Via

Autore: DAVIDE PALMIERI