LG G6: recensione del top di gamma 2017

LG G6: recensione del top di gamma 2017

Dopo qualche mese dall’annuncio, anche noi di TechnoBlitz.it abbiamo avuto l’onore di provare e recensire per voi il top di gamma di LG del 2017, LG G6. Uno smartphone pensato per la fascia alta del mercato, presentato al MWC di Barcellona in febbraio e presente da un paio di mesi sui vari mercati. LG è stata uno dei primi ad introdurre il concetto di smartphone “bezel-less” con questo G6, ovvero un dispositivo con un alto rapporto display-corpo, che permette di godere di un display grande pur mantenendo le dimensioni generali piuttosto contenuto.

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Confezione e contenuto

La confezione si presenta molto minimale ed elegante. In redazione abbiamo ricevuto la versione per la stampa al cui interno mancavano gli auricolari, e non possiamo dunque esprimere opinioni su quest’ultimi. Troviamo comunque un cavo USB-Type C da un metro e un caricatore rapido che esce sia a 5 che a 9 Volt, entrambi a 1.8A. Ricarica la batteria al 100% in circa un’ora e mezza grazie alla tecnologia Fast Charge di LG.

Materiali, design e touch and feel

Questo LG G6 è costruito con un frame laterale in metallo e una back cover in vetro, al di sotto della quale troviamo una colorazione tipica del metallo satinato. La versione da noi provata è quella Platinum, ma sono disponibili anche le colorazioni White e Black. Personalmente, la mia preferita è la White. Il retro sembra in metallo ma in realtà è in vetro, protetto da un Gorilla Glass 5. Ciò permette un’altissima resistenza a graffi e usura, consentendo di utilizzare il device senza particolari riguardi anche senza cover.

Il design anteriore è sicuramente innovativo grazie al formato del display: posteriormente invece è piuttosto anonimo, con la doppia fotocamera centrale posta centralmente in orizzontale. Sotto a questa troviamo un sensore delle impronte cliccabile, il quale funziona veramente benissimo. Esso funziona anche da tasto di blocco, dato che gli unici altri tasti che troviamo sono quelli per il volume, posti a sinistra. Il lato destro è pulito, tranne lo slot per nanoSIM e microSD; superiormente, troviamo il jack per le cuffie e il secondo microfono, mentre inferiormente abbiamo lo speaker (molto potente), la Type C e il primo microfono.

Un aspetto che non mi ha convinto del design di questo LG G6 sono le bande per le antenne. Ne troviamo ben cinque, due superiori, due laterali e solo una inferiore. Quest’ultima stona un po’ con la simmetria del device ed è risultata una scelta un po’ infelice. Complessivamente comunque, un bel telefono che colpisce sicuramente chi non ha mai visto uno smartphone con questo formato di display.

Display

Il display è un pannello LCD IPS da 5.7”, con un formato 18:9 e risoluzione di 1440×2880 pixel. La densità di pixel è di 564 ppi. La risoluzione è decisamente alta, e i pixel non si vedono neppure avvicinandosi al massimo. Il vetro è un Gorilla Glass 3, con supporto a Dolby Vision e al Always On Display di LG. Complessivamente un buon display, molto definito e con colori naturali, non sparati come un AMOLED. La luminosità non è altissima e sotto la luce diretta del sole si vede ma non così tanto come vorremmo. Nella gallery in fondo all’articolo trovate le foto scattate sotto la luce diretta del sole. In compenso il sensore di luminosità funziona veramente benissimo ed è fulmineo ad adattare lo schermo alla luce ambientale.

Dunque display promosso, niente di eccezionale ma comunque con un’altissima risoluzione e colori ben tarati. L’unica cosa che può dare leggermente fastidio (ma non si può mica farne una colpa ad LG) è il mancato supporto di certe applicazioni al formato 18:9, lasciando a volte fastidiose bande nere sopra e sotto al display. LG ha introdotto un tasto che permette di adattare forzatamente le applicazioni allo schermo ma che non funziona benissimo con certe app.

Processore e memoria

Il processore che troviamo a bordo di questo LG G6 è lo Snapdragon 821, quad-core di Qualcomm clockato a 2.35GHz. Esso era il processore top di gamma dell’anno scorso, superato dallo Snapdragon 835 di quest’anno. Nonostante sia “vecchiotto”, permette di godere di ottime prestazioni e il telefono non soffre di particolari rallentamenti. Se stressato molto perde un attimo di fluidità, ma questo ormai è un difetto riscontrabile su ogni smartphone sul mercato – anche sugli ultimissimi top di gamma. Comunque assolutamente niente di fastidioso e perfettamente bilanciato.

La memoria RAM è da 4GB, ma sono presenti due versioni. Ciò che cambia è la memoria interna, in versioni da 32 e 64GB. La versione da noi provata è quella da 32GB. Forse pochini per un telefono top di gamma, ma comunque espandibili tramite microSD fino a 256GB. La memoria RAM è sufficiente per gestire perfettamente tutti i processi che vogliamo, senza mai causare chiusura di applicazioni per insufficiente spazio. Dunque come prestazioni ci siamo, in linea con la fascia di prezzo.

Batteria

La batteria è forse l’aspetto che mi ha meno convinto di questo LG G6. Come potete vedere dagli screenshots qua sotto, ho sempre faticato ad arrivare a dopo cena. Quasi mai sono riuscito a fare più di 4 ore di schermo attivo, e da una 3300mAh accompagnata da uno Snapdragon 821 onestamente mi sarei aspettato qualcosa di più. Ho notato anche un surriscaldamento non indifferente durante l’uso intenso di certe applicazioni come giochi o navigazione internet su siti pesanti.

Fortunatamente però la ricarica rapida permette di caricare il telefono in un’ora e mezza circa, pur degradando la batteria a lungo andare. Complessivamente, batteria decente ma un po’ sottotono per chi fa un utilizzo davvero intenso dello smartphone.

Software

Il software che troviamo su questo LG G6 è la LG UX 6.0 UI, mentre la versione Android è la 7.0 Nougat con le patch di sicurezza aggiornate ad aprile 2017. L’interfaccia utente è pulita e ricorda abbastanza Android stock, con uno stile piuttosto ordinato e pulito. Le impostazioni sono piuttosto confusionarie con diversi menu per le varie sezioni le quali non sono molto intuitive da utilizzare.

Mi è piaciuta la possibilità di poter scegliere tra un launcher senza il drawer delle applicazioni e un launcher classico con il menu in cui abbiamo tutte le app installate sul dispositivo. Non eccessiva la possibilità di personalizzazione ma per gli amanti dell’estetica è possibile ovviamente installare qualsiasi altro launcher.

Una nota di merito alle gesture. Il double tap è assolutamente essenziale e LG lo sa, al contrario di altre compagnie che costringono a premere il tasto di accensione per bloccare e sbloccare il device. Il double tap può essere usato praticamente ovunque e serve sia per sbloccare che per bloccare il telefono. Presente inoltre un Always On Display, minimale e funzionale ma che ho tenuto disattivato per risparmiare batteria,

Telefono e rete

La ricezione è una delle cose che mi è piaciuta di più in assoluto. Viaggiando spesso incontro diversi problemi con l’utilizzo della rete dati, in particolare in treno. Questo LG G6 è stato però l’unico telefono finora ad avermi permesso di utilizzare internet continuamente senza alcuna interruzione di segnale, rimanendo in 4G fisso.

In certe zone, grazie alla rete Vodafone, sono riuscito ad utilizzare la rete 4G+, leggermente più veloce del 4G standard. Le chiamate sono buone, il volume dello speaker interno è molto alto e l’interlocutore mi ha sempre sentito bene. Dunque promosso a pieni voti sotto il punto di vista della ricezione.

Foto, video e audio

Un altro dei punti forti di LG G6 è la fotocamera. Troviamo infatti una dual camera con un sensore da 13MP e apertura focale f/1.8 e un altro sensore sempre da 13MP ma con apertura f/2.4. Il flash è dual LED. I video possono essere girati a risoluzione di 2160p a 30 fps oppure a risoluzione di 1080p sia a 30 che a 60 fps.

Ma ciò che veramente stupisce è ciò che può fare la dual camera: consiste infatti in un sensore che permette di scattare foto e girare video con una visuale grandangolare. Una feature che ho davvero apprezzato, molto carina e anche utile in certe occasioni. Personalmente, come tecnologia di dual camera preferisco una cosa del genere che un bianco e nero alla Huawei. La risoluzione delle foto è molto alta, sono naturali e ben definite. Nella gallery qua sotto trovate tutte le foto e potrete giudicare con i vostri occhi. Le foto sono state scattate tutte in automatico, alcune con HDR e altre senza.

Giudizio finale

Per concludere, darei un buon 8 e mezzo a questo LG G6. Un buon telefono, affidabile e piuttosto bello da vedere (sicuramente meglio di quegli orrori modulari che ha sfornato LG fino all’anno scorso) ma ancora un passo indietro rispetto alla concorrenza per quanto riguarda il design. Ho apprezzato molto il software di LG (anche se un po’ incasinato, soprattutto nelle impostazioni) oltre che le features esclusive, come il double tap utilizzabile in ogni situazione, evitando così di premere il tasto fisico (posto sul retro).

Mi ha convinto particolarmente la fotocamera e la comodità di utilizzo del telefono, veramente comodo in ogni situazione. Mi ha lasciato un po’ perplesso invece l’autonomia, sottotono rispetto alla dimensione della batteria e soprattutto alla fascia di prezzo. Dunque promosso ma non a pieni voti come avrei voluto. Speriamo che LG riesca a migliorare con i prossimi dispositivi, come LG G6 Plus e LG V30. Qua sotto sono presenti entrambe le gallery di foto. La prima sono tutte le foto scattate con la fotocamera, con le varie didascalia. La seconda è un set fotografico del telefono.

Parlando di prezzo, questo G6 è stato presentato a 750€ al MWC 2017. Al momento, è possibile trovarlo intorno ai 500€, con qualche offerta che lo ribassa ulteriormente. Una svalutazione non indifferente ma tipica dei top di gamma Android. A 750€ l’avrei sconsigliato, mi sento invece di consigliarlo per 500€, ma non di più.

Gallery Fotocamera

Gallery Smartphone

RECENSIONE VIDEO