Tanta confusione in queste ultime due settimane sul tema “olio da pompare nel motore” nel mondiale di F1 2017. Vediamo di fare chiarezza.
Ferrari accetta la sfida della Mercedes rivedendo la propria rotazione di motori che era stata programmata per la stagione 2017. Il team del cavallino rampante ha deciso di non omologare il motore 4 in vista del GP d’Italia a Monza. Preferendo utilizzare il motore 3 (che pompa più olio) montato domenica scorsa per il GP del Belgio a Spa.
La Ferrari
Ha ritenuto giusto sfruttare al massimo il pompaggio dell’olio che è consentito ai 6 cilindri, omologati prima dell’appuntamento Italiano. In consumo di olio dovrà essere limitato a 0,9 litri per 100 km rispetto agli attuali 1,2 litri. Come è ormai noto l’olio viene utilizzato non solo per lubrificare il motore. Ma anche per arricchire il carburante con additivi anti-detonanti che consentono di allungare la vita dei 6 cilindri. Che principalmente assicurano anche un piccolo incremento di potenza.
La Mercedes
Ha colto di sorpresa l’intero paddock, portando il motore 4 (l’ultimo concesso senza dover ricorrere a delle penalizzazioni in griglia di partenza) a Spa solo per le due frecce d’argento. Mentre i team clienti (Force India e Williams) adotteranno la specifica 4 a Monza.
Con questa sorpresa il team di Brackley si è concesso il lusso di finire la stagione 2017 potendo contare sul massimo pompaggio di olio consentito. Mentre la Ferrari dovrà adattarsi al nuovo valore imposto dalla FIA non appena farà debuttare l’ultima evoluzione dello 062. La perdita di potenza che si determinerebbe con un minore olio bruciato può valere i cavalli di un evoluzione di motore. Bene ha fatto il team del cavallino a insistere con l’unità che ha permesso a Vettel di competere con la Mercedes di Hamilton a Spa.
FONTE it.motorsport.com
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