Comprare online sta diventando un’operazione quotidiana per una quota sempre crescente di italiani; ecco perché un noto portale di comparazione prezzi, IDEALO, ha tracciato un identikit dell’e-shopper tricolore, rivelando alcune tendenze particolarmente interessanti.
Quasi un terzo del totale della popolazione italiana ha effettuato almeno un acquisto online nel corso dell’ultimo anno; secondo una recente ricerca, infatti, il bacino relativo agli utenti dell’eCommerce B2c italiano è pari a circa 19 milioni di Web shopper, che equivale al 60% circa degli utenti Internet nel nostro Paese. Il fenomeno è in rapida ascesa, se pensiamo che soltanto in un anno la quota è salita del 7 per cento, e che di questi quasi 13 milioni sono gli acquirenti abituali, ovvero coloro che effettuano almeno un acquisto al mese, generando a valore il 91% della domanda totale eCommerce italiana.
Perché si compra online
Le motivazioni di questo successo, come emerge anche dai riscontri analizzati da Gsite, web agency che opera nel campo della comunicazione digitale a tutto tondo, sono principalmente tre: maggiori possibilità di risparmio per i prezzi più convenienti, un catalogo più ampio tra cui scegliere e, infine, la possibilità di confrontare diversi prezzi e prodotti.
L’identikit dello shopping online
Il boom di questa modalità di shopping ha portato alla creazione di un identikit dei consumatori digitali italiani, che è stato tracciato da un sondaggio condotto da un portale di comparazione prezzi in collaborazione con l’Istituto di ricerche di mercato Survey Sampling International (SSI). Ebbene, il webshopper tricolore ha tra i 35 e i 54 anni, acquista in prevalenza libri, abbigliamento ed elettronica, si rivela piuttosto scettico sul pagamento attraverso carta di credito e spesso incrociano negozi fisici e online. Ovvero, prima di comprare online guardano il prodotto in un negozio fisico, o al contrario navigano tra i prezzi online ma poi comprano in negozio.
Come comprano online gli italiani
La stessa ricerca, poi, ha chiesto agli utenti il vantaggio principale che riscontrano nello shopping online: il 63% delle risposte rivela che si acquista per ottenere prezzi più convenienti, nel 37% dei casi prevale l’ampiezza della scelta e un 34%, infine, si sottolinea la possibilità di comparare diversi prezzi e prodotti. Diverse anche le frequenze con cui si procede agli acquisti sul Web: i consumatori assidui (che comprano una o più volte al mese) sono il 51,4%; i regolari, che acquistano una o più volte in un trimestre, sono il 33,5%, superando di poco gli intensivi, che entrano in azione una o più volte alla settimana e sono il 28,6%.
Primi gli uomini
Ultimi, con il 4,2%, i consumatori occasionali, attratti dall’e-commerce solo una o due volte l’anno. Andando a spulciare ulteriormente i dati di questo sondaggio, si notano anche differenze di genere e provenienza: ad esempio, il numero di uomini che acquista online una o più volte alla settimana risulta maggiore di quello delle donne (sono rispettivamente pari al 31,1% e 24,9%), e gli acquirenti intensivi risiedono soprattutto nelle grandi città.
Come completare l’acquisto
Molto interessanti anche i focus dedicati alle abitudini in fatto di pagamenti; per ottenere i prezzi migliori (e di conseguenza il maggior risparmio), gli italiani si rivolgono soprattutto a grandi colossi come Amazon (scelto dal 66% degli intervistati), e in seconda istanza a siti di e-commerce (per il 63%) o i comparatori (per il 44%). Inoltre, gli eshopper d’Italia usano nelle fasi preliminari dell’acquisto smartphone e tablet, utili per confrontare i prezzi, ma continuano a preferire il personal computer per completare le operazioni.
E-commerce: No alla carta di credito
Infine, molto particolare è anche la scelta del metodo di pagamento, che rivela come persista nel nostro Paese una certa diffidenza nel pagamento online con carte di credito: solo il 20% del campione intervistato infatti utilizza questo strumento per i suoi acquisti, mentre la maggioranza preferisce PayPal (per il 60%), seguito dalle prepagate PostePay (14%) e dai pagamenti in contrassegno o tramite bonifico.
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