Cosa c’è da aspettarsi per Ubuntu Desktop? Mark Shuttleworth condivide le sue idee

Mark Shuttleworth  rivela informazioni riguardo il futuro di Ubuntu desktop.

E’ notizia di settimana scorsa, l’annuncio da parte di Canonical, dell’abbandono allo sviluppo di Unity 8, Ubuntu phone e tablet: dalla versione 18.04 LTS sarà GNOME l’ambiente grafico di default per Ubuntu.

Il fondatore di Ubuntu, sul suo account Google+ personale, prima ringrazia tutti i fans di Ubuntu per il loro “spirito,intelligenza ed energia messa nell’avventura di Unity 8”, e aggiunge che “la bellezza del software libero è che i progetti sono più grandi delle persone e delle aziende”.

“Infine, vorrei far notare che Ubuntu è l’insieme di tante visioni diverse di personal computing, e che con tutte le risorse di Canonical abbiamo la capacità di muoverci rapidamente per sostenere la comunità di Ubuntu GNOME, concentrandoci sulla stabilità, gli aggiornamenti, l’integrazione e l’esperienza. Questo è possibile grazie alle diverse shell disponibili nella famiglia Ubuntu, e sono orgoglioso di tutto il nostro lavoro sia così ampio.”

Quale futuro per Ubuntu?

Il passaggio a GNOME Shell

 

Prima di tutto Shuttleworth dice “investiremo in Ubuntu GNOME con l’intento di rilasciare un desktop all-GNOME stupendo”

“Rispetteremo l’idea grafica di GNOME sviluppando GNOME come GNOME vuole esser sviluppata”

Vi state chiedendo se possiamo aspettarci un esperienza in puro stile GNOME-shell in Ubuntu 18.04 LTS? Secondo le informazioni attuali, sembra che quasi certamente lo sarà, infatti il fondatore di Ubuntu dice:

“Aiuteremo il team di Ubuntu Gnome, a creare qualcosa che non sia in competizione con l’idea di GNOME. Io son un estimatore dell’ idea che c’è in Unity, e spero in un apertura di  GNOME in questa direzione, ma credo che noi dovremmo rispettare la design leadership di GNOME sviluppando GNOME come GNOME vuole essere rilasciata”.

Naturalmente il team di sviluppo di Ubuntu non se ne andrà a mani basse. Mark assicura che “c’è ancora una squadra focalizzata sullo sviluppo di  ambienti desktop di elevata qualità. Io credo che il lato desktop sia parte primaria del nostro servizio nel mondo.”

Con questo scopo lui dice di aspettarsi che “aggiornamenti, integrazioni, sicurezza, performance e l’esperienza stessa sarà fatalistica” – e io personalmente non mi sorprenderei di vedere qualche modifica al tema qui e là.

in effetti, come Shuttleworth stesso dice: “il nostro vero obiettivo è l’ end-user experience, che significa far le cose giuste a lato distro dato che questo è ciò che gli utenti apprezzano.”

Cosa accadrà a  Unity 7?

Il futuro di Unity 7 sarà la continuazione del suo stato attuale: quello della manutenzione. Unity non ha avuto significativi sviluppi per molti anni, solo aggiornamenti minori e tweaks per tenerlo sempre moderno.

Mark dice di aspettarsi che tutti i pacchetti di Unity 7 ( e presumibilmente anche tutti i fork dei componenti di GNOME su cui è basato) “saranno mantenuti nell’archivio”.

“Io so che ci sono alcune persone che si preoccuperanno di tenerlo aggiornato. Io mi aspetto che sarà nei repository universe per 18.04LTS.”

Insomma.. Unity 7 rimarrà perfettamente funzionante e non abbandonato del tutto, ma invece rimarrà disponibile per quegli utenti che vorranno usarlo.

Snaps Are Here to Stay

VLC è uno dei tanti snaps disponibili in Ubuntu

Gli snaps sono fantastici. Permettono di eseguire app in modo sicuro, possono essere eseguiti su più desktop e distro, e introducono gli aggiornamenti con minor dimensione ( in quanto viene aggiornata solo la parte modificata).

“I pacchetti snaps continueranno ad esserci per Ubuntu e altre distribuzioni ( Fedora, openSUSE, Debian e altre). Si integreranno perfettamente con GNOME, KDE,etc”, dice Mark.

Non c’è da meravigliarsi se gli Snaps ( Ubuntu Core, è una versione all-Snap della distro made in canonical) rimarranno parte principale nella strategia di ubuntu anche per i dispositivi connessi, cloud e IoT.

Mi aspetto di vedere i grandi competitor delle apps per desktop passare agli snap nei prossimi mesi.

 

Ubuntu Core

La versione ultra-minimale di Ubuntu progettata per dispositivi embedded e l’ Internet of things (IoT), basata su Snappyis.

“Ubuntu Core sta crescendo bene,” dice Shuttleworth. “E’ ancora molto device-oriented (si ha ancora la sensazione di essere su un binario statico, rispetto invece ad una versione di Ubuntu basata sul sistema di pacchettizzazione deb che ti fa sentire libero di andare ovunque :)) ma penso che man mano che gli sviluppatori useranno Core per il cloud e i loro progetti  il divario tra Core e Classic andrà sempre piu a sfumare. L’idea di base di avere un desktop all-snap è straordinaria.”

MIR: che cos’`e?

Ahh, Mir. Il controverso tentativo di Canonical di sviluppare un moderno, efficiente e adattabile display server Linux. E, siccome viene usato in alcuni progetti per IoT, “…il suo codice continua a ricevere instimenti.”

Ma le molte ramificazione di Mir come display server all-purpose sono meno chiare. Per questo è molto improbabile che Canonical spinga per sostituire Wayland con Mir , come anche non porteranno GNOME Shell a funzionare con Mir.

Wayland, d’altraparte, va alla grande.  E’ il backed di molte delle maggiori distribuzioni (e attivo di default con Fedora) oltre ad avere l’appoggio di numerosi costruttori di GPU. Wayland è in costante crescita anche grazie a tutti questi appoggi, e questo rende l’utilizzo di Mir poco vantaggioso.

Cosa accadrà con l’aggiornamento da Ubuntu 16.04 LTS?

Molti utenti di Ubuntu non hanno mai conosciuto altro che Unity, inclusi molti utenti LTS. Quando aggiorneranno da Ubuntu 16.04 LTS a Ubuntu 18.04 LTS l’anno prossimo, avranno uno shock:un ambiente desktop totalmente nuovo, un nuovo metodo di interazione, nuove app….

Shuttleworth non è troppo preoccupato a riguardo , dice che sarà sicuro che “il team desktop renderà l’aggiornamento da 16.04 LTS Unity a 18.04 LTS GNOME molto semplice.”