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Canonical rilascia il sistema operativo Ubuntu 17.04

Si può dire sia stato un mese intenso per Canonical, la società madre di Linux Ubuntu.

L’azienda ha svelato i suoi piani per smartphone e tablet. Questa dichiarazione ha avuto come conseguenza il fatto che la società ha deciso di rendere Unity la sua interfaccia universale. Gnome, invece, sarà il futuro della versione desktop di Ubuntu.

Per concludere questo mese, il CEO di lunga data, Jane Silber, ha rassegnato le dimissioni in favore del fondatore della società, Mark Shuttleworth.

Nonostante tutto questo, Canonical ha rilasciato l’ultima versione del suo sistema operativo di punta, Ubuntu 17.04.

Le novità introdotte da Canonical per Ubuntu 17.04

Iniziamo con la versione desktop. Unity 7 rimane l’interfaccia predefinita di Ubuntu. Ovviamente si possono scegliere altre interfacce. Canonical supporta ufficialmente Budgie con il suo Ubuntu Budgie; KDE con Kubuntu, LXDE con Lubuntu, MATE con Ubuntu MATE e Xfce con Xubuntu.

L’interfaccia Unity 8, invece, è stata ritirata. Funziona ancora, e va, sicuramente, meglio con i touch screen. Sappiamo per certo che non sarà mai l’interfaccia predefinita di Ubuntu.

Che la vostra scelta sia Unity 7 o Unity 8, in ogni caso, l’ultima versione di Ubuntu è un eccellente sistema operativo. Pre-installati, come sempre, troveremo le ultime versioni dei più comuni software open source. Tra questi abbiamo: Firefox 52 per la navigazione web, Thunderbird 45 per la posta elettronica, LibreOffice 5.3 e Rhythmbox 3.4.1 per la musica.

Il core di questa edizione di Ubuntu è il kernel Linux 4.10. Questo significa che il sistema operativo supporta i processori AMD Ryzen e Intel Kaby Lake.

Per farsi un’idea, queste CPU di fascia alta non sono completamente supportate da Windows 7 o Windows 8.1.

Ubuntu 17.04 porta con sé novità anche per quanto riguarda la partizione swap Unix/Linux, la quale sparisce per lasciar posto ad un file swap.

La conseguenza di questa scelta è soprattutto una maggiore velocità del sistema in situazioni dove è sovraccaricato e deve far ricorso a spazio sul disco per svolgere le operazioni richieste.

Il nuovo desktop supporta anche le nuove stampanti “driverless”. Tra queste possiamo citare IPP Everywhere ed Apple AirPrint. Per utilizzare queste stampanti via USB o come stampanti di rete, dovrebbero configurarsi automaticamente. Canonical descrive il processo “semplice come collegare una pennetta USB“.

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I servizi Cloud dell’ultima versione Ubuntu

Tutti quelli descritti sono piccoli miglioramenti e molti utenti potrebbero non sentire la necessità di aggiornare il proprio sistema operativo all’ultima versione. L’eccezione è rappresentata da coloro che hanno terminali con processori di ultima generazione, i quali sono supportati, come detto, solo dall’ultima versione di Ubuntu.

I veri miglioramenti della versione17.04 si trovano in servizi che sono utilizzati in cloud.

Snaps, il nuovo modo di Canonical di compattare e distribuire le applicazioni, ha più supporto che mai. Il suddetto modo, ora, è disponibile per ben 10 distribuzioni Linux, tra cui Arch, Fedora e openSUSE.

Ubuntu 17.04 incorpora anche l’ultima versione di Ocata di OpenStack. Questa è anche disponibile su Ubuntu 16.04 LTS tramite il Cloud Archive pubblico di Canonical.

L’ultima release di Ubuntu include anche Manila, il clustered file system di OpenStack, e miglioramenti per l’integrazione LDAP.

Inoltre sono disponibili nuove beta per OpenStack Nova, Cinder, Glance, Keystone e Neutron. Tali beta permettono agli utenti di implementare i servizi di controllo di OpenStack in maniera semplice.

Infine, il team di sviluppo di Ubuntu ha migliorato le prestazioni di Cloud e Rete. Questo è stato realizzato mediante i driver Elastic Network Adapter (ENA) di Amazon.

Questi driver sono in grado di supportare velocità di rete fino a 20 Gbps su AWS. Inoltre, il supporto SR-IOV per Microsoft Azure, fornisce agli utenti Azure la possibilità di accedere direttamente alla scheda di rete.

Per concludere, Ubuntu 17.04 è sicuramente consigliato a tutti quegli utenti che utilizzano servizi in Cloud o che hanno PC con CPU di ultima generazione. I miglioramenti, da questo punto di vista, sono davvero molto buoni.

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