Una delle vere novità del nuovo e costosissimo iPhone X, oltre al nuovo formato del display, è la mancanza dell’ormai iconico Touch ID per lasciare spazio al Face ID, che permette lo sblocco del telefono tramite il riconoscimento del viso. Apple ha spinto molto su questa feature che, per ora, funziona abbastanza bene.
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Ovviamente, tutti i produttori Android stanno ora cercando di portare il riconoscimento facciale sui propri devices. In realtà, questa feature era già presente su Android stock fin da Android KitKat. Secondo il capo della divisione Marketing di Apple, Phil Schiller, non esiste neppure la competizione.
In un’intervista sul sito olandese Bright.nl riguardo al Face ID, Schiller ha espresso 3 parole riguardo ai sistemi di riconoscimento facciale per gli smartphone Android: “they all stink”. In italiano, più o meno, “fanno tutti schifo“.
Schiller, il quale lavora per Apple dal lontano 1997, ha riferito che le varie versioni del Face ID sviluppate dai brand che si affidano ad Android non funzioneranno nello stesso modo in cui il Face ID di Apple funziona. Inoltre, ha fatto notare tutte le funzionalità che Apple ha pian piano aggiunto al tasto centrale degli iPhone. Dal Touch ID (riconoscimento dell’impronta per sbloccare il telefono e usare Apple Pay), ad attivare Siri, passare da un’app all’altra e chiudere le app.
Il capo del Marketing Apple ha dichiarato che Android non riuscirà mai a copiare e a sviluppare un sistema che funzioni come il Face ID
Il Face ID ha dovuto rimpiazzare tutte queste funzionalità. Il sistema di riconoscimento facciale verificherà l’identità dell’utente per utilizzare Apple Pay. Inoltre, sbloccando il telefono, permette all’utente di compiere tutte le azioni precedentemente svolte dal famoso (e comodo) tasto centrale.
Secondo noi, è ancora presto per dare giudizi in merito. Nonostante il riconoscimento facciale su Android sia presente da anni, chiaramente non era pensato per essere il principale metodo di sblocco del telefono, e comunque funzionava (e funziona) piuttosto bene, anche se non come il Face ID. L’opinione di Schiller ovviamente non è imparziale, quindi vedremo se dargli ragione o no.
