Xiaomi

Xiaomi in grande ascesa: negozi e brand per sfondare!

Xiaomi, uno dei marchi chiacchierati di questi ultimi mesi, pensa in grande.

Dopo le dichiarazioni del fondatore Lei Jun di Aprile che parlavano di store a grappolo, arrivano le prime conferme di tal percorso intrapreso dalla società.

Con l’intenzione di espandere il proprio business a livello mondiale, Xiaomi sta ampliando la propria rete di vendita fisica in modo da rassicurare anche i più scettici.

Xiaomi e il suo percorso globale

É notizia di pochi mesi fa che Xiaomi abbia ufficialmente aperto 200 negozi fisici (a marchio Mi) in Cina solo nel 2017, raggiungendo l’obiettivo annunciato dall’amministratore delegato, presidente e fondatore Lei Jun.

Da alcune settimane, oltre al piano prestabilito, sta continuando l’espansione del marchio con l’apertura di altri 20 negozi in tutto il territorio cinese.

La svolta verso lo store fisico

Xiaomi, come per quasi tutti i marchi cinesi, aveva iniziato la commercializzazione dei propri prodotti solo attraverso canali digitali sia nel paese d’origine che per tutto il mondo (attraverso, ovviamente, rivenditori).

Tale scelta, motivata da costi di gestione decisamente inferiori, è stata in grado di garantire, anche ai clienti, un risparmio importante sui prodotti del marchio.

[adrotate banner=”6″]

Ora che la compagnia è famosa e conosciuta a livello globale, pare che sia pronta allo sbarco a livello globale con negozi fisici in maniera significativa.

Il secondo grande step della società è l’apertura di nuovi negozi (circa 2.000)  in tutto il mondo in un arco di soli tre anni, anche se la società al momento non ha ancora confermato ufficialmente.

Pericoli della vendita in negozi

Tra i lati sicuramente negativi dell’espansione in negozi fisici c’è sicuramente il possibile (e quasi sicuro) aumento dei costi dei dispositivi.

[adrotate banner=”6″]

Tra i lati invece positivi, il discorso garanzia.

Ad oggi, infatti, se non tramite qualche rivenditore affidabile, è molto difficile far valere la garanzia dei prodotti. L’unico modo, almeno per ora, è anticipando la spesa di spedizione del terminale e con tempi d’attesa quasi biblici.

VIA