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Wikileaks pubblica le mail di Erdogan

Nel bel mezzo della crisi turca, dovuta al tentativo di colpo di stato di venerdì scorso da parte di alcune truppe militari, potrebbe arrivare un’altra gatta da pelare per il presidente sultano Recep Tayyip Erdogan. Dopo essersi affidato ad alcune applicazioni di messaggistica online per inviare messaggi ai suoi adepti e agli organi di stampa durante il golpe Erdogan, si può dire, si stato praticamente salvato da Internet. Lo stesso Internet che, durante la sommossa, è stato fatto oscurare per alcune ore proprio dal suo governo. Essendo a conoscenza, evidentemente, di questa condizione, Erdogan è riuscito ad inviare messaggi con l’aiuto di Face Time. Ora, il web, dopo essere stato il suo angelo custode, potrebbe diventare il suo peggior nemico. Strano come mutano gli eventi nel giro di poche ore. A spaventare il presidente sultano ora sarebbe un file di Wikileaks contenente tutte le e-mail sue e del suo partito, l’AKP. 
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Erdogan Emails, il file rilasciato da Wikileaks

Ancora una volta protagonista della condivisione in rete di file e documenti privati appartenenti alle organizzazioni e personalità potenti della terra, quindi, è Wikileaks. Il file chiamato “Erdogan Emails”, pubblicato proprio dal portale fondato da Jiulian Assange, contiene circa 294.000 messaggi di posta elettronica consultabili, trapelate dal partito AKP e molti dei quali riguardanti il presidente Erdogan nel periodo post elettorale alla prima campagna per le presidenziali. Nel frattempo, cittadini turchi e governi mondiali, stanno ancora navigando a vista tra la nebbia delle informazioni le quali, come un gigantesco puzzle, dovranno disegnare prima o poi il quadro delle reali motivazioni che hanno portato al tentato golpe. In questa circostanza, la condivisione delle email private di Erdogan e il suo partito, potrebbe passare in secondo piano. Anche se in realtà risulterebbe assai più interessante. Tuttavia, la mail in lingua turca, devono ancora essere tradotte e per questo motivo forse non hanno fatto scalpore tra l’opinione pubblica.

Il contenuto delle mail non porterebbe a collegamenti con il golpe

Intanto da Wikileaks fanno sapere che i file sono stati ottenuti una settimana prima del tentato golpe. Anche la programmazione per la pubblicazione è stata posticipata al giorno dopo le epurazioni, conseguenziali al colpo di stato. Tutto il materiale, comprese le fonti, sarebbe stato verificato e non sarebbero stati riscontrati collegamenti con il golpe o con partiti politici rivali al governo turco.
Secondo Wikileaks i file conterrebbero anni di mail, fino ad arrivare al più recente 6 luglio.
Ora ci si chiede se realmente i cittadini turchi saranno in grado di leggere i dati riportati dal portale di Assange, viste anche le capacità del governo di oscurare internet nei momenti di crisi politiche, come accaduto nei giorni del golpe.

Wikileaks avrebbe subito attacchi da alcuni hackers

Intanto il sito sembra abbia subito un attacco DDoS. L’obbiettivo di metterlo offline non avrebbe funzionato, ma il file contenente la posta elettronica di Erdogan sarebbe stato fuori uso per alcune ore di martedì sera. Gli attacchi potrebbero essere opera di hackers sostenitori del governo o semplicemente nazionalisti. Ma la vera notizia è che, nonostante Wikileaks non sia stato totalmente oscurato, le visualizzazioni dei file turchi passano in secondo piano per via della crisi politica ancora in corso.

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