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Social network: come condividere in sicurezza

Social e condivisione

Sono ogni anno in aumento il numero di genitori che condividono le foto del proprio figlio senza pensare alle conseguenze. Oggi lo smartphone lo hanno in mano quasi tutti, e le foto del proprio figlio sono divenute quasi un’ossessione pericolosa. L’effetto di grande amplificazione impresso dai social è solo uno dei riflessi del proprio ego. Quindi aspettando che una generazione s loro insaputa chieda le ragioni di questo comportamento ai loro genitori, ecco una manciata di consigli utili per limitare i danni o per farli in modo consapevole. I consigli sono di McAfee, azienda specializzata nella sicurezza informatica che recentemente ha pubblicato un sondaggio. Da questo sono emerse delle realtà incredibili. Circa il 30% dei genitori pubblica quotidianamente foto p video dei propri figli, con poco più del 10% di essi che lo fà anche più di una volta al giorno.

I pericoli più frequenti

Questi genitori non sanno o forse sottovalutato in maniera non matura, le gravi conseguenze che il loro atteggiamento può causare alla loro prole. La condivisione selvaggia infatti può provocare il sorgere di problematiche quali, la pedofilia, lo stalking, il rapimento fino al cyberbullismo. Tutto questo oltretutto può avvenire senza il permesso del minore, Che ignaro di tutto talvolta si trova costretto a subire conseguenze atroci.

 

Social

Per condividere in maniera più sicura esistono alcuni piccoli trucchetti da tenere a mente. Il primo è quello relativo all’attenzione da prestare alla geolocalizzazione, molti social network infatti taggano la posizione quando viene postata una foto o un video. Disattivate sempre questa funzione per non dare punti di riferimento a nessuno. Impostate sempre le regole di riservatezza, in maniera tale che le vostre condivisioni riguardino solo un pubblico ristretto da voi scelto. Stabilite delle regole con amici e parenti, in modo tale che queste persone non condividano ulteriormente le foto dei minori. Se avete dei conti corrente o carte di credito, bloccate l’accesso ai bambini in maniera tale che non vi siano accessi non autorizzati.

 

 

 

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