sam splint

Sam Splint, l’innovativo supporto di emergenza per fratture

E’ noto che gli Americani siano i migliori ad inventarsi i più disparati oggetti “tattici”, probabilmente a causa delle loro origini da “far west” o per il loro attaccamento alle tecnologie militari.

Tuttavia ogni tanto sfornano idee geniali che dal campo bellico vengono destinate ad un uso civile come ad esempio il Wi-Fi o il Gps.

Ovviamente se si vuol fare la guerra bisogna anche pensare come soccorrere i feriti e anche qui i nostri alleati d’oltreoceano hanno una fiorente industria di attrezzature da soccorso.

 

Chi non ha mai visto (almeno in un film) un enorme camion dei vigili del fuoco? O le mitiche “Crown-Victoria” della polizia? Ebbene, oltre a produrre mezzi dal costo spropositato rispetto al loro utilizzo, immettono nel mercato prodotti innovativi da cui (ndr) dovremmo prendere spunto.

Infatti oggi parleremo del “SAM Splint”, uno strumento leggero, versatile, poco ingombrante ed economico per trattare traumi (fratture, distorsioni, lussazioni…) in casi di emergenza.

In ogni corso di primo soccorso vengono insegnate due cose: chiamare il 118 e non muovere una frattura. Nel primo caso ci basta un telefono ma come facciamo ad immobilizzare una frattura? La “benda” SAM Splint risolve proprio questo problema.

Samsplint

Si tratta di una lamina di alluminio strutturale modellabile che quando assume determinate geometrie diventa rigido. Unire la deformabilità con la rigidità fa si che occupi veramente poco spazio. Infatti è possibile arrotolarlo su se stesso e inserirlo magari nello zaino delle escursioni o nel cassetto porta oggetti della macchina.

Il funzionamento è molto semplice: è sufficiente srotolarlo, formare una V ed adagiarlo sotto l’arto dell’infortunato. Successivamente bisognerà bloccarlo, magari con del nastro.

Appare chiaro come una benda rigida da 70cm (da chiusa occupa come una lattina di coca cola) possa fare la differenza quando subiamo un trauma in un sentiero di montagna dove non possono arrivare i soccorsi.

Ebbene, quanto costerà uno strumento del genere? Online si trova a circa 12€ anche se il prezzo può variare a seconda delle dimensioni.

Un prezzo così basso ha fatto sì che si diffondesse tra enti di soccorso e forze armate di tutto il mondo. Tra i più grandi utilizzatori infatti abbiamo l’esercito degli Stati Uniti ma anche soccorsi specializzati come team USAR (Urban Search and Reascue) o il Soccorso Alpino.

In Italia è distribuito da Ferno.

E’ acquistabile su amazon al prezzo di circa 10€ cliccando qui.

Caratteristiche tecniche:

  • Leggero e compatto
  • Totalmente compatibile in diagnostica
  • Riutilizzabile
  • Resistenza ai liquidi biologici
  • Utilizzabile in modo istintivo da entrambi i lati
  • Utilizzabile in diversi modi
  • Alta modellabilità anche a basse temperature e ad alta quota
  • Anima ad alta densità avvolta da due strati di materiale a celle chiuse
  • Certificato NATO 6515-01-494-1951

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© Matteo Incani – Riproduzione Riservata