Autore: DAVIDE PALMIERI
Secondo un recente reportage del New York Times proprio cliccando links invitanti sui social sono stati hackerati diversi PC del Pentagono.
Avete letto proprio bene, subito dopo l’attacco a livello mondiale di WannaCry, dove dopo quell’episodio tutti (almeno lo si spera) sono diventati molto più furbi e cauti nell’aprire mail e link di ogni genere, arriva la conferma che adesso è presente il pericolo di trovarsi in situazioni congrue semplicemente navigando sui social.
La problematica più grave risiede nel fatto che lo “spear phishing” colpisce con post pubblicizzati, scritti da account fake creati da bot, dove ad esempio pubblicizza un volo forse un po’ troppo low cost o magari una notte in un hotel di lusso per una miseria, la vulnerabilità sta nell’utente che con il pensiero di essere al sicuro stando su un social network clicca il link.
Ovviamente Facebook e Twitter, due dei social più colpiti, stanno cercando di adottare più soluzioni possibili nel minor tempo, fermarlo in tempo sarà quasi un’utopia dato che nello scorso mese ha colpito 10 mila account Twitter, mentre addirittura nel dipartimento della Difesa statunitense ben 7000 dipendenti.
Quindi dopo questa notizia vi raccomando di informare tutti i vostri dipendenti o conoscenti al fine di non emulare un secondo disastro mondiale come WannaCry.
Autore: DAVIDE PALMIERI
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