Inquinamento

L’inquinamento causa più morti delle guerre e dell’AIDS

Secondo uno studio pubblicato il 19 ottobre 2017 su The Lancet, l’inquinamento è la causa principale della maggior parte delle morti premature nei paesi in via di sviluppo. Silenzioso e spietato, l’inquinamento atmosferico, delle acque e dei terreni ha ucciso, secondo diverse fonti, più di nove milioni di persone nel solo 2015. Per i paesi asiatici, nulla di nuovo: già da parecchi anni si stimano in India morti pari a un milione all’anno. Il vero problema, secondo i ricercatori, è che non si fa ancora abbastanza per evitare che questo silenzioso killer continui ad uccidere milioni di bambini e adulti.

Inquinamento: più di nove milioni di persone uccise nel solo 2015

L’articolo pubblicato su The Lancet afferma che le morti per inquinamento sono tre volte quelle causate dall’AIDS, dalla tubercolosi e dalla malaria messe insieme. Il dato che stupisce di più, tuttavia, è quello che afferma che l’aria inquinata abbia causato quindici volte il numero delle morti per guerre e violenze di ogni genere. Includendo, ovviamente, omicidi e attacchi terroristici.

A subire maggiormente i danni sono ovviamente i paesi in via di sviluppo. Il 92% delle morti sono legate principalmente a Cina e India e, tra le vittime principali, ci sono bambini e poveri.

Richard Fuller, uno degli studiosi che ha contribuito alle ricerche sulle cause e conseguenze del problema, afferma che il vero problema è che c’è ancora troppa poca luce sulla questione. C’è ancora molto da dire e ancora molto su cui indagare. Secondo Fuller, non sono solamente i polmoni a risentirne.

I problemi legati all’inquinamento

Uno studio pubblicato su JAMA ha evidenziato la correlazione tra inquinamento ambientale e problemi di salute. 4092 bambini californiani, età 8-15 anni, sono stati seguiti dal 1993 al 2012. Al calo dei livelli di contaminazione dell’aria è seguito un calo dei sintomi di bronchite nei partecipanti.

All’inizio dello studio, nel 1993, il 48% dei bambini con asma accusava anche sintomi legati alla bronchite. Con il passare del tempo è stato osservato che, insieme ad un calo della presenza di agenti inquinanti nell’aria, è migliorata notevolmente la salute di numerosi bambini.

Tuttavia, nonostante i netti miglioramenti delle condizioni di salute, c’è ancora gente, al giorno d’oggi, che muore per cause legate all’inquinamento.

Numerosi studi recenti stanno cercando di svelare il legame che unisce contaminazione e problemi come demenza, diabete e obesità. Nel 2004, la American Heart Association ha pubblicato, su Circulation un articolo che mette in correlazione inquinamento e problemi cardiovascolari.

Maggiori informazioni sugli studi che analizzano il problema, qui.

Un problema da non sottovalutare

Come già scritto in precedenza, quello che preoccupa maggiormente gli studiosi, è la scarsa attenzione e cautela posta nei confronti di questo problema. L’inquinamento, al giorno d’oggi, è la causa principale dell’elevata mortalità infantile e nel solo 2015 ha ucciso più di 9 milioni di persone. Un nemico che è tutt’altro che anacronistico e che andrebbe tenuto sotto controllo, per evitare che i numeri di morti aumenti vertiginosamente.

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