Google

Google Assistant come Shazam e SoundHound: riconosce le canzoni!

Non ancora disponibile ufficialmente in Italia su tutti gli smartphone, Google Assistant si arricchisce piano piano di nuove features interessanti. Tra le nuove proposte, spicca la possibilità dell’assistente di riconoscere una canzone molto rapidamente come fanno, da tempo, Shazam e SoundHound.

Scopriamone insieme le caratteristiche e i lati ancora da perfezionare!

Google Assistant vs Shazam&SoundHound

Dall’ingresso sul mercato dei nuovi smartphone Pixel 2 e Pixel 2 XL si immaginava una esplosione di nuove “abilità” dell’assistente vocale di Google, anche in lingua italiana.

I due smartphone, grazie ad una nuova funzionalità aggiunta, possono ora riconoscere canzoni semplicemente attivando l’assistente vocale, un po’ come succede tutt’ora con Shazam. Questa interessante aggiunta è stata richiesta più volte direttamente dagli appassionati già dall’anno scorso quando era ufficialmente impossibile: “non posso farlo ancora” era la frase quando veniva chiesto di identificare una melodia. Grazie al nuovo aggiornamento, ora è possibile (almeno sui nuovi Pixel).

Per scoprire il nome della canzone basterà solamente chiedere all’assistente “Che canzone è questa?” ottenendo una scheda con il titolo della canzone, l’artista e altre informazioni sempre legate all’artista o sugli album dello stesso. Tra i lati positivi, anche quelli negativi: quando si è in un locale o spazio con volumi particolarmente alti, non sarà possibile comandare vocalmente l’assistente ma solamente tramite l’apposito pulsante.

[adrotate banner=”6″]

Esclusiva Pixel

Al momento, secondo indicazioni provenienti da oltre oceano, la nuova funzionalità riguarderà solamente i due nuovi smartphone di punta del colosso americano. Non è da escludere però, che in un futuro non particolarmente lontano, tal funzione sia “aperta” anche ad altri smartphone. Probabilmente, come facile aspettarsi, toccherà prima agli smartphone legati a Google (AndroidOne come MiA1 di Xiaomi, ad esempio) per poi approdare sul resto dei top di gamma di Samsung, Sony, LG ecc.

Google Assistant: quando arriverà

Per sfruttare le novità introdotte, sarà obbligatorio servirsi dell’assistente vocale del colosso di Mountain View e, come detto poco sopra, utilizzare un Pixel.

Se si volesse sperimentare, in lingua inglese, il nuovo assistente “in anteprima”, basterà semplicemente cambiare un paio di impostazioni ed il gioco è fatto.

Nel mio caso, con lo Xiaomi MiA1, è bastato cambiare lingua e preferenze dell’account di Google per avere un’anteprima interessante seppur in lingua inglese.

VIA