Recensione tastiera cortek Gk1

Cortek GK1: recensione della tastiera ibrida

Andiamo ad analizzare la tastiera ibrida della Cortek GK1 andando ad evidenziare i punti di forza e le debolezze di quest’ultima. Prima di procedere alla recensione dovete sapere che dietro al mondo delle tastiere da PC vi sono tre differenti tipologie . Tra le più diffuse ed economiche  abbiamo quelle  a membrana a cui appartengono la maggior-parte delle tastiere economiche sul mercato si trovano facilmente intorno ai 10 euro; poi abbiamo  quelle meccaniche le più costose dai 50 euro in su; quelle ibride come questa oggetto della recensione che rappresentano una via di mezzo tra le due soluzioni che in questi ultimi anni stanno entrando prepotentemente nel mercato delle tastiere ottenendo sempre più consensi. Il feeling di scrittura è diverso dalla prima avvicinandosi quasi alla seconda soluzione.
Le tastiera a membrana sono affette in maniera marcata  dal fenomeno di key bouncing che consiste nell’errore di  pressione dei tasti ravvicinati e da un tempo di risposta maggiore nella digitazione che è presente in maniera più marcata nelle tastiere a membrana rispetto a quelle meccaniche.
Ciò dipende anche dal meccanismo di funzionamento interno che distingue quelle a membrana da quelle meccaniche, nelle prime affinché  il tasto venga effettivamente digitato dovremmo arrivare fino in fondo, mentre in quelle meccaniche basta premere il tasto al cinquanta percento della corsa. Altra feature che i gamer pro guardano in una tastiera da gioco è il ghosting: fenomeno che si verifica quando i  tasti condividono  la stessa riga e colonna, vi è un’alta probabilità che se la tastiera è economica  il  firmware non riesca a riconoscere il segnale d’input inviato di più tasti premuti contemporaneamente (almeno tre). Andando a premere potremmo  ottenere effettivamente  come feedback dalla digitazione simultanea solo 2 tasti di quelli premuti. Dopo aver esposto un quadro esauriente delle principali caratteristiche a cui un gamer pro è attento, andiamo ad analizzare la Cortek GK1.

Unboxing

La scatola si presenta di cartone nero lucido, in cui nella parte anteriore è raffigurata la tastiera e in alto a sinistra il  marchio del produttore. Al sui interno troveremo un manuale d’istruzione in italiano, la tastiera, inoltre all’interno della scatola è incluso un kit con estrattore di tasti, e otto tasti colorati arancione acceso, che possono essere montati al posto dei tasti WASD, e Cursori (SU, GIU, Destra, Sinitstra).

Che Switch monta la tastiera?

 Nella Cortek GK1 abbiamo una soluzione ibrida  che prende alcune dei vantaggi delle tastiera a switch meccanici.  Essa è dotata di N-key rollover e tecnologia anti-ghosting per aumentare la precisione della battitura.

La tastiera dispone di tasti per la regolazione  della key repetition  andando a premere il tasto funzione “FN” + Q. Il meccanismo adottato in questa tastiera è un meccanismo plunger a tasti sospesi con degli switch a pistoni che emulano il feedback tattile degli switch meccanici e non si percepisce un feedback uditivo durante l’attivazione dei tasti. È una soluzione lineare in cui gli switch di questa tastiera ibrida si avvicinano come feedback tattile alle più costose tastiere meccaniche, ma il punto di attivazione del tasto rimane quello caratteristico di quello a membrana. Esse, infatti  non hanno il punto di attivazione a metà corsa come gli switch meccanici. La forza di azionamento è inferiore rispetto a quelle a membrana tende ad emulare quello delle Cherry MX Blue senza avere quell’odioso (per alcuni) “click caratteristico” che contraddistingue la suddetta tipologia.

Qualità dei materiali

La tastiera  Cortek KG1 ha un’ottima qualità costruttiva, paragonabile a tastiere meccaniche di fascia media, poi ha il vantaggio di avere layout italiano cosa che non tutte le tastiere da gaming hanno, anche tra le più costose. É una tastiera retroilluminata adatta per giocare al buio. Vi segnalo che i colori della retroilluminazione che si possono scegliere  sono sette, ma   non tutti però sono  luminosi in piena luce e  sono utilizzabili anche di giorno. Il rosso e il blu sono  colorazioni molto deboli adatte per giocare solo al buio, se c’è molta luce vedrete le lettere con difficoltà. Le dimensioni sono contenute, essa misura approssimativamente 430mm x 125 mm x 90 mm di spessore, per un peso di 977 gr.  La scocca inferiore è in alluminio spazzolato e vi sono  4 gommini antiscivolo per avere grip sulle scrivanie più lisce,  vi sono delle alette per mettere in posizione rialzata la tastiera e agevolare la digitazione.
Il cavo USB è rivestito in nylon ciò lo protegge da logorio dalle rotture, è abbastanza lungo circa 1,75 metri con connettore USB placcato in oro per ridurre i tempi di risposta al segnale di input del PC.

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Funzionalita prodotto

Da segnalare però  il tasto backspace un pò scomodo e non facilmente distinguibile in quanto delle stesse dimensioni dei tasti comuni e non più grande come nelle tastiere normali quindi chi è abituato a scrivere senza guardare troverà all’inizio un pò di problemi se dovete cancellare un errore di battitura velocemente  e dovrete le prime volte prendere le misure  per abituarvi a centrarlo bene. Poi altra particolarità riscontrata  è la diversa posizione del   tasto “ù” che si trova in posizione inconsueta, accanto al backspace, dopo qualche giorno  di utilizzo ci si abitua tranquillamente. Ha la luminosità regolabile su 3 livelli ma vi consiglio di  usare sempre quello massima se giocate al buio. Nella scatola non è specificato ma durante i miei test ho potuto constatare che questa tastiera supporta l’anti ghosting che funziona abbastanza bene. Ho usato la tastiera  con soddisfazione in alcuni giochi RPG e FPS  e non ho riscontrato  problemi anche premendo 6 tasti insieme.  Essa possiede le solite funzioni multimediali che ritroviamo nella maggior-parte delle tastiere, oltre ad essere waterproof.

Considerazioni finali

L’ergonomia di questa tastiera Cortek GK1 devo dire che è davvero buona anche non avendo il poggia polso. I tasti sono distanziati tra loro e non vi sono problemi di Key bouncing. C’è da segnalare che è una tastiera  molto pesante circa 977 g segno positivo per certi versi della buona qualità costruttiva diversa dalle solite leggere tastiere a membrana. Il feedback di digitazione simile a quello delle tastiere meccaniche lo posiziona un gradino sopra alle tastiere a membrana. Con poche decine di  euro in più vi portate a casa una tastiera che funziona in maniera quasi similare a quelle meccaniche spendendo meno dei 50€ di budget minimo per l’acquisto di una tastiera meccanica. La tastiera è adatta al gamer occasionale che usa principalmente la tastiera per scrivere, e non al hard gamer a causa della forza di azionamento molto alta per alcuni giochi come RPG e FPS anche se è possibile correggere lievemente questo problema andando a settare la Key ripetition. In vendita su Amazon ad un prezzo di 30 € questa soluzione è da preferire se avete un budget non adatto per l’acquisto di una tastiera meccanica ma volete un qualcosa che funzioni in maniera analoga.